lunedì 5 novembre 2012

Fine dei famosi 15 giorni dopo la scadenza assicurativa

Dal primo gennaio gennaio 2013 non sarà più prorogabile l'assicurazione di quei famosi 15 giorni che spesso salvavano molte persone distratte o che nell'immediatezza non disponevano dei soldi per pagare il premio assicurativo. Ebbene, da quella data l'assicurazione sarà obbligatoria pagarla entro la scadenza altrimenti si sarà scoperti e si incorrerà nella violazione di cui all'art. 193 del C.d.S. (sanzione + sequestro del veicolo), art. 170-bis del d.lgs. 209/2005.



Leggete l'articolo sul sito ASAPS

Giuseppe Falcone
Agente ribelle

domenica 4 novembre 2012

Sento puzza di...!!!

Pochi giorni fa al porto di Reggio Calabria è attraccata una nave da crociera della Costa, una di quelle piccole, niente a che vedere con quelle che si fermano a Messina che sono delle vere e proprie città galleggianti (spesso ne vediamo qualcuna passare), comunque si è fermata grazie ad alcuni accordi intercorsi tra politici, imprenditori e la classe dirigente della Costa, al fine di poter incentivare il turismo e l'economia (???) di questa città. Tralasciando la schifosa figuraccia che i reggini hanno fatto per colpa di alcuni "riggitani di quattro soldi" che si sono praticamente fermati sulla tangenziale porto come fosse la via marina creando gravi pericoli alla circolazione e rischiando pericolosi incidenti, come se non avessero mai visto una nave, il mio vero dilemma è questo: ma a Reggio Calabria i turisti arrivati, cosa dovevano vedere? Da quello che so il giro è stato particolarmente breve e territorialmente circoscritto, hanno fatto vedere la via Marina, il solito giretto con il bus turistico a Piazza Castello, Piazza Italia, quelle quattro mura greche e romane, i due bronzi di Riace e ovviamente avranno gustato il famoso gelato di Cesare. E poi??? Poi niente, il resto della città era off limits, ma vi immaginate se tanti di quei turisti francesi fossero andati un pò fuori dal centro, appena poco fuori e finivamo in periferia? Cosa avrebbero visto? Solo degrado ma soprattutto avrebbero sentito oltre che visto lo schifo che ormai attanaglia la nostra città Metropolitana, definita modello Reggio, si cari amici, parlo proprio della spazzatura, tanta schifosa e puzzolente spazzatura che si trova ovunque, non a Reggio centro ovviamente lì no, la c'è la gente perbene, quindi quei pochi servizi disponibili per la pulizia e lo smaltimento servono per la sola classe patrizia, poi ogni tanto vengono con gli escavatori e grossi camion e fanno pulizia in periferia. Qualcuno potrebbe dire, si ok, ma ora siamo commissariati e quindi ci sono problemi, ma io risponderei, e no mio caro amico, questi problemi c'erano anche prima dell'avvento dei commissari, ricordatevi. D'estate si muore di puzza, i rischi legati alla salute e alle infezioni che da lì possono nascere sono notevoli, e poi è una questione anche di politica, ma io pago le tasse (lo Stato me li trattiene alla fonte) quindi voglio che mi vengano erogati i servizi. Mi sono stancato di vergognarmi di far venire a Reggio i miei amici di altre città, mi sono rotto di vergognarmi di essere reggino. Comunque la colpa non la do solo alle istituzioni, ma anche e forse soprattutto ai cittadini, mi riferisco a quelli che buttano di tutto nella spazzatura, ma proprio di tutto, a volte anche sotto casa loro, ma non vi fa schifo affacciarvi e vedere la spazzatura maleodorante che arriva quasi al vostro balcone??? Non capisco, dico seriamente, allora devo pensare che noi reggini siamo sporchi, maledettamente sporchi, fuori e dentro nell'anima.

Guardate queste foto scattate ieri in alcuni punti della città, zona sud, dove di solito vengono con gli escavatori:

Viale Laboccetta (fronte Hotel Apan)

Viale Europa (vicino vigili del fuoco)

Via Calveri

Via Ciccarello



























































Avete visto? Pensate che sia normale? E' una indecenza. Penso che se andassimo in centro, certe cose non le troveremmo ovviamente. Ma di chi è la colpa? La Leonia? Non penso, non li pagano, il Comune ha ridotto gli interventi a causa dei problemi economici, la colpa è di tutti noi, oltre che dei politici, cerchiamo di essere più puliti e soprattutto cerchiamo di effettuare delle scelte politiche sensate, dettate dal buon senso civico e non da interessi egoistici.

Giuseppe Falcone
Agente ribelle

sabato 20 ottobre 2012

Baciamo le mani Don Peppino...

E' da tanto che non scrivo nel mio blog, circa 2 mesi, purtroppo ho avuto vari impegni e problemi che non mi hanno permesso di farlo. In questo periodo sono successe tante cose, sicuramente la più importante consiste nel commissariamento del Comune di Reggio Calabria a causa dello scioglimento per contiguità mafiosa. La commissione incaricata di fare le indagini per verificare infiltrazioni all'interno delle istituzioni comunali ha evidenziato un quadro chiaro (e secondo me c'è di peggio) della situazione nel Comune, basta leggere la relazione per averne un'idea, società partecipate (Multiservizi, Leonia, Recasi, Reges, Sati) create e comunque usate per deviare soldi pubblici a favore di alcuni soggetti (già arrestati e/o indagati); quali serbatoi di voti, in cambio di un posto di lavoro. Impiegati del Comune indagati per reati legati alla mafia o per reati contro la pubblica amministrazione, società (soprattutto edili) indagate per corruzione, per l'accaparramento di appalti, ecc. ecc. ecc. ecc. Cose che in aria si sapevano grazie alle indagini che negli ultimi periodi hanno visto tanti indagati, arresti, sequestri e così via, quindi inutile dire che il commissariamento era un atto dovuto per quella parte dei cittadini onesti che non ne potevano più di sto schifo, inutile che i benpensanti o gli sgherri di qualche personaggio cerchino di gridare allo scandalo, inutile che i consiglieri comunali di destra, i politici di destra e quella classe massonica si ribelli con proclami cercando di coinvolgere i cittadini parlando di vergogna od onta per la città. Sono tanti anni che in questa città METROPOLITANA non si capisce più niente, ma di chi è la colpa? Dei politici? Della classe dirigente del Comune? Degli altri impiegati? Dei cittadini? Degli imprenditori? Dei massoni? Dei mafiosi? Di chi? Io penso che sia colpa di tutti. Come ha detto Leoluca Orlando (attuale sindaco di Palermo), il problema non sono i mafiosi, quelli si eliminano, il vero problema è la mentalità mafiosa, l'atteggiamento mafioso, quello è difficile da eliminare, perché si tramanda di generazione in generazione. I politici si rivolgono ai mafiosi per ottenere voti e quando sono al potere gestiscono la res pubblica come res privata, i mafiosi sono contenti perché anche loro si arricchiscono con gli appalti dati dai politici spalleggiati, i dirigenti del comune dal canto loro, espressione del potere burocratico e quindi detentori di importanti informazioni, fanno il bello e cattivo tempo e creano rapporti di complicità con i politici ricevendo in cambio compensi stratosferici, soldi sotto forma di progetti, indennità varie (violando il principio di onnicomprensività), alcuni impiegati del comune godono, essendo anch'essi detentori di un piccolo potere nell'ambito delle loro competenze facendo compravendita di atti della pubblica amministrazione (vedesi le indagini che hanno portato agli arresti di alcuni impiegati dell'ufficio urbanistica), ottenendo vantaggi (straordinari, progetti) dai dirigenti con i quali intrattengono rapporti proficui. Le imprese sfruttano questo sistema dando mazzette per appalti a politici, dirigenti e impiegati. I cittadini spesso si adeguano al sistema evitando di denunciare gli abusi, pensando: "Ma chi me la fa fare, ci pensa qualcun altro, intanto la cosa funziona così e ieu mindi futtu", e si chistu e u paisi dei "IEU MINDI FUTTU". E i mafiosi? Come, non l'avete capito? L'avevo già detto, tutti quelli di prima sono i mafiosi, il sistema è mafioso, la società è mafiosa, quello che dice "ieu mindi futtu" è mafioso. I soggetti che vengono arrestati, i Tegano, i Rosmini, i Condello, i De Stefano, ecc., sono dei virus, che possono essere debellati e uccisi con una buona dose di senso civico, di educazione civica, con uno scatto d'orgoglio. Posso chiedere una cosa alla Procura della Repubblica? Perchè non fate indagini patrimoniali ai vari politici e ai dirigenti? Ne dico uno tanto per dire, Scopelliti Giuseppe, vediamo com'è messo con il suo patrimonio? Vediamo come questo patrimonio si è costituto? Io sinceramente non credo alle ricchezze improvvise, al benessere improvviso. Comunque mentre chi si è arricchito a danno delle casse comunali, ora c'è chi ne paga le conseguenze, si, gli impiegati onesti del Comune di Reggio Calabria che rischiano di non percepire lo stipendio regolarmente, oramai sono mesi che viviamo con questa spada di damocle sulla testa, ci pagano o non ci pagano? Ogni mese stessa storia. POLITICI CORROTTI, DIRIGENTI CORROTTI, IMPIEGATI CORROTTI, IMPRESE CORRUTTRICI, MAFIOSI DI SCHIFO, SCOMPARITE TRA ATROCI DOLORI!!!

Giuseppe Falcone
Agente ribelle

giovedì 16 agosto 2012

Mi aspetto di tutto ora!!!

Sento nell'aria che qualcosa sta succedendo, non penso che l'amministrazione reggina se ne starà zitta zitta e non faccia niente dopo questo attacco mediatico subìto. Penso che si farà sentire e cercherà di smentire tutto raccontando fandonie, dicendo che noi abbiamo diffuso false notizie (cose che tutti i cittadini possono constatare invece essere vere, ripeto, abbiamo raccontato fatti). Però penso che la vera arma di cui noi siamo dotati è la nostra coscienza, cazzo, ogni tanto mettiamo da parte il nostro egoismo e ragioniamo in senso pluralistico, pensiamo in grande, possibile che non capite? Quello che vi fanno credere che vi venga dato per loro "graziosa" concessione vi spetta di diritto, non elemosinate niente, chiedete battendo i pugni e a testa alta. Per utilizzare termini latini, noi siamo nati ingenui non liberti, siamo uomini liberi e non schiavi, non siamo alieni iuris ma sui iuris. Oppure possiamo dire "BASTA CON LA GIUSTIZIA" e caliamo la testa come tanti rassegnati, in attesa di vivere di elemosina, di sperare che il "Signorotto" di turno ci faccia concessioni. Dipende da voi tutti, perché io ho già scelto, voglio vivere libero.

Giuseppe Falcone
Agente ribelle

mercoledì 15 agosto 2012

Il coraggio di denunciare

Tra ieri e oggi è stata pubblicata, su alcune testate giornalistiche (cartacee e on line), una lettera aperta di un gruppo di agenti della polizia municipale di Reggio Calabra. Questa lettera tende a condannare vivamente il comportamento dell'amministrazione reggina nei confronti degli agenti della polizia municipale, evidentemente non hanno mai capito che data la delicatezza dei compiti da noi svolti, non possiamo essere trattati, dal punto di vista giuridico ed economico, al pari degli altri colleghi (civili) di cui comunque ho il massimo rispetto, il problema è che noi facciamo un lavoro, potremmo definirlo ad ordinamento misto, nel senso che si è vero che siamo impiegati del Comune di Reggio Calabria ma è pur vero che dipendiamo funzionalmente e in alcuni casi gerarchicamente da altri soggetti (Procuratore della Repubblica, Prefetto, Questore, ecc.) e che quindi il nostro operato va disgiunto da quello degli altri impiegati. Voglio essere più chiaro, noi agenti lavoriamo su strada, rischiamo per eventuali aggressioni, dobbiamo produrre documentazione che quasi sempre dev'essere sottoposta alla visione di un Pubblico Ministero o di un Giudice, o dal Prefetto ecc. il che vuol dire maggiori responsabilità dato che gli interessi in gioco, spesso, sono importanti e delicati, come limitazioni della libertà personale, sanzioni pecuniarie, sequestri di cose di proprietà altrui, magari anche cose importanti,  ebbene, la prima cosa che mi viene in mente è, che non abbiamo una preparazione adeguata (in generale) per far fronte alle moltissime problematiche che i cittadini invece si aspettano che noi risolviamo, doveroso direi io, non abbiamo mezzi per poter operare in modo adeguato, pochi veicoli, un solo etilometro, e niente di più. Dal punto di vista economico siamo tremendamente mortificati, perché con tutte queste responsabilità, sacrifici e rischi noi agenti, prendiamo quanto un impiegato civile, a conti fatti percepiamo neanche 100 euro in più al mese e noi lavoriamo tutti i festivi, le notti, senza alcuna indennità ulteriore (mentre le altre forze di polizia percepiscono grosse indennità nei festivi, cosa normale). Avevamo ottenuto e contrattualizzato nel decentrato alcune indennità (quella per attività disagiata e per i festivi) ebbene ce le hanno tolte con alcune scuse così banali che se ci penso mi girano le palle. Di fronte a questa distruzione del corpo di polizia di Reggio Calabria, ecco all'improvviso che tutta la giunta con il sig. Sindaco in testa e il Dott. Emilio, lavorano con estrema solerzia per risolvere i problemi nostri, si come no, per i problemi del Dott. Priolo, risolto il contratto che non poteva esistere, lo hanno messo come funzionario sotto il vicecomandante ma con poteri da comandante, forse anche oltre, bhe, non c'è che dire, soluzione di estrema correttezza giuridica, quando vuole allora il Comune li sa risolvere i problemi e anche velocemente (anche se in modo illegittimo). Sig. Sindaco, vuole avere la correttezza di dire quale destino ha la polizia municipale di Reggio Calabria? Cosa ci aspetta? Come intende riqualificare questo corpo e dare ad essa la dignità che le spetta? Si vuole realmente impegnare per risolvere i problemi economici di noi agenti? Potrebbe venire almeno una volta presso il comando e presentarsi quale assessore ad interim della polizia municipale? Se si continuerà con questo stato di cose allora sarà guerra senza sosta.

Pubblico per intero la lettera aperta:

"Siamo un gruppo di agenti della Polizia Municipale del Comune di Reggio Calabria che ha deciso di far sentire la propria voce di fronte ad atti di totale scelleratezza da parte dell’Amministrazione reggina. 
E’ forse da parte di chi ci governa, solo una mancata conoscenza del ruolo fondamentale della Polizia Municipale, che dovrebbe essere l’istituzione garante della tutela e del rispetto della legalità? 
Il Comune non ha mai operato scelte di fondo e investito nella Polizia Municipale; non ha mai speso qualcosa in più per aumentarne il prestigio al fine di offrire servizi migliori per la comunità,  gratificare e motivare il personale.
Questo Corpo di Polizia non ha avuto la formazione professionale degli operatori in modo reale e confacente alle esigenze; non ha la necessaria dotazione di mezzi (basti pensare che oggi in una città di circa 200.000 abitanti siamo in possesso di una decina di veicoli non tutti perfettamente funzionanti e nessun motociclo idoneo, e per questo spesso appiedati).
Il vestiario non viene fornito da anni; mancano i fotocopiatori, i computers e le stampanti, la carta e la cancelleria, manca praticamente tutto!
Nota più dolente per noi agenti è sicuramente quella relativa al trattamento economico.
Abbiamo subito in questi ultimi anni grandi mortificazioni poiché, in modo programmatico, l’amministrazione ci ha arbitrariamente tolto alcuni istituti del contratto decentrato riducendo al minimo storico lo stipendio:
-    È stata eliminata l’indennità per servizio esterno e per i festivi infrasettimanali; 
-    Non si percepisce da anni la produttività - (i dirigenti la prendono ogni anno… e sono belle somme!);
-    Non si fanno progetti che permettano di conseguire obiettivi particolari a vantaggio della comunità e contestualmente poter guadagnare qualcosa in più;
-    Lo straordinario è argomento tabù – (tranne qualche fortunatissimo “eletto”);
-    Il costante e continuo ritardo nel pagamento dell’indennità di turnazione (soltanto a luglio 2012 sono state pagate le indennità dei mesi di giugno/luglio 2011 quindi con un arretrato accumulato di oltre un anno).
Non è certamente bello lavorare per le strade di Reggio Città Metropolitana con le divise vecchie, usurate, scolorite, ricucite mille volte e contemporaneamente ad anelare un filo d’aria all’interno degli uffici, privi di climatizzazione e di impianti d’areazione.
Riteniamo che attualmente il Corpo PM vive il periodo più buio degli ultimi 15 anni, sia per la cattiva gestione fatta all’insegna del risparmio assoluto, sia per le indagini in corso da parte della Corte dei Conti riguardanti il deficit dell’Amministrazione, nonché per le indagini relative alle infiltrazioni mafiose tra i nostri governanti che di certo non ci fanno onore.  
Nonostante tutto ciò, abbiamo continuato a lavorare in silenzio e senza batter ciglio, tanto che siamo stati capaci di non palesare la difficile situazione di disagio con cui siamo costretti a confrontarci giornalmente, garantendo una efficienza che costa enormi sforzi e stress.
Ma a tutto c’è un limite! Ciò che ha aumentato lo sdegno e ci ha spinto a scendere in campo per protestare apertamente, è stata l’approvazione della delibera di modifica al Regolamento del Corpo (nata con una velocità impressionante!), che prevede l’inserimento di un nuovo profilo professionale, creato dal nulla: “funzionario area di vigilanza”.
Una figura di funzionario, collocato gerarchicamente al di sotto del Vice Comandante, alla quale vengono attribuiti però superpoteri (vedi nuovo art. 13 del regolamento del corpo).
Viene abrogato l’art 14 per far posto all’art. 14bis: la nomina del Responsabile dei Servizi e degli Uffici del Corpo, che così tanto anelata negli anni, spunta per magia in pochi giorni!
Sembra chiaro che tutto ciò venga fatto ad-personam, affinché l’Amministrazione abbia qualcuno da “gestire senza problemi” come meglio crede, o, come direbbe qualcuno, “persona di fiducia”!
Il tutto potrebbe anche passare, se non fosse che la Polizia Municipale non è un settore del Comune, ma è prima di tutto un organo di Polizia disciplinato da norme Ministeriali.
Un Corpo che lavora con Procura, Prefettura, altri organi di Polizia e tutti gli Uffici Pubblici e Privati, cercando di garantire la legalità e l’osservanza delle regole.
Fino ad oggi abbiamo eseguito le disposizioni impartite dal nostro Comandante(???), Dirigente esterno nominato dalle Amministrazioni che si sono succedute dal 2003 ad oggi, senza dubitare. Ma dopo gli ultimi eventi, sono venute alla luce altre problematiche: poteva un Dirigente amministrativo esterno, a tempo determinato svolgere funzioni di Ufficiale di PG ed agente di PS???
Si dovrebbero riguardare le varie sentenze di cui gli stessi amministratori pare siano a conoscenza (vedi decreto n. 750 staff del 23.05.2011, conferimento incarico per 30 gg), dove è specificato che non è possibile conferire un incarico di Comandante ad un Dirigente che non faccia parte della Polizia Municipale.
Ancora potremmo aggiungere che quanto recitato nella delibera: “….si rende necessario provvedere ad assegnare il nominato funzionario alla dotazione organica del Settore Polizia Municipale, in quanto funzionalmente coerente con le competenze tecniche e l’esperienza professionale sino ad oggi maturate ….”, non ci risulta corrisponda al vero.
Ci risulta invece che  “le competenze tecniche e l’esperienza professionale”, non abbiano portato vantaggi né al Corpo, né all’Amministrazione che forse non ricorda che tra il deficit accumulato, vi sono circa 10.000.000,00 di €, andati in fumo a causa del fallimento dei famosi “Photored e ZTL”!
Come può il Signor Sindaco nonché Assessore alla Polizia Municipale, (anche se non abbiamo avuto il piacere di averlo fisicamente al Comando almeno una sola volta),  preoccuparsi di modificare il Regolamento del Corpo, creando addirittura una nuova figura ad hoc che non esiste nella legge quadro, nella legge regionale e nei contratti nazionali invece di preoccuparsi di gestire al meglio questo corpo? 
Nella delibera viene detto che c’è bisogno all’interno di un altro funzionario, (il funzionario già esiste ed è il Vicecomandante, che ha tutte le competenze tecniche e giuridiche, nonché l’esperienza ultraventennale, per svolgere le funzioni del fatidico nuovo funzionario area di vigilanza!), noi pensiamo invece che ci sia bisogno di altri agenti, che ci sia bisogno di motivare tutto il personale, di gratificarlo, di elevarlo a vero Corpo di Polizia e di restituire ad esso dignità e soprattutto legalità, che invece verrebbe a mancare se si operasse per il solo interesse di uno, violando anche i più basilari principi che sorreggono uno Stato di diritto come il nostro."

Giuseppe Falcone
Agente ribelle

domenica 5 agosto 2012

A volte ritornano...!!!

Ormai è diventato di pubblico dominio il fatto che la Giunta Arena stia per modificare il regolamento della polizia municipale con una proposta di delibera (forse mentre scrivo è già stata approvata) con la quale si crea una nuova figura che si colloca tra il vice comandante e gli istruttori direttivi chiamata "Funzionario Area Vigilanza". Facciamo qualche passo indietro, poche settimane fa, il Dott. Priolo, è stato, diciamo, licenziato dall'incarico di dirigente della polizia municipale, ipso iure, cioè di diritto, non avendo il Comune di Reggio Calabria rispettato il patto di stabilità non poteva assumere personale dirigenziale. Quindi questo ex dirigente si trova in che posizione? Ritorna tra il personale impiegato essendo un D3 in qualità di istruttore direttivo? Se si in quale area? Settore? Ci ha pensato la Giunta Arena a risolvere il problema. Nella delibera assegna il ruolo di funzionario area vigilanza al Dott. Priolo, perché dicono che il Comando ne ha bisogno, eppure abbiamo necessità più di agenti su strada che di funzionari, comunque se lo dice il Comune, chi siamo noi per capirne qualcosa? Ma non è finita qui, nel creare questa figura nuova sono stati ridimensionati i compiti degli istruttori di vigilanza e al nuovo funzionario sono stati dati incarichi che superano di gran lunga quelli del vicecomandante. Si legge che il nuovo funzionario potrà essere nominato responsabile di servizio e a sua volta la legge regionale sulla polizia municipale prevede che il sindaco o l'assessore possa dare il comando della polizia municipale ad un responsabile di servizio. Altra cosa che prevedo succederà è che il Comune darà a questo nuovo funzionario il "Conferimento di funzioni dirigenziali" ai sensi dell'art. 109 TUEL. In pratica, un sarto non avrebbe saputo fare di meglio, complimenti. Quindi avremo una figura sotto del vicecomandante che avrà funzioni di comandante e incarichi dirigenziali. Bhe, non c'è che dire, in uno STATO DI DIRITTO come il nostro, certe cose sono veramente scandalose. Non capisco come mai il vicecomandante non avrebbe potuto ricoprire, in attesa di un nuovo comandante, le funzioni esso stesso di comandante, lo prevede lo stesso regolamento della polizia municipale (prima di essere modificato), bastava attribuire a lui le funzioni dirigenziali e basta. Invece no. Potete spiegarci il perché di tutto questo? Un'ultima cosa, non vorrei essere frainteso, io non ce l'ho assolutamente con il Dott. Priolo, per me se fanno un regolare concorso o conferiscono in modo regolare l'incarico di comandante, non posso che essere contento per lui, per me è una questione di principio, modificare ad hoc un regolamento (che è lo strumento normativo che ha il Comune per amministrare la città) solo per sistemare una persona e senza perseguire ulteriori finalità di pubblico interesse non è per niente politicamente etico. Spiegatecelo per favore. In ogni caso io insieme ad altri colleghi sindacalisti abbiamo chiesto la concertazione per avere maggiori chiarimenti su quanto sta accadendo, leggete il documento sopra allegato, spero ci convochino il prima possibile. Vi informerò appena avrò nuove notizie. Buona domenica e buon bagno a chi è a mare!!!


Giuseppe Falcone
Agente ribelle

mercoledì 25 luglio 2012

Straordinari e progetti (in tempo di crisi una fonte da cui attingere... ma per pochi)

Non riesco a capire una cosa, come fa l'Amministrazione di Reggio Calabria a permettersi di far fare molte ore di straordinario (che secondo me tale non è) a poche persone e a far fare progetti (sempre a pochi e con cifre enormi), nonostante la grave e grande recessione economica che c'è a Reggio Calabria (a causa di una gestione pessima e dai contorni oscuri) unita alla situazione nazionale ed internazionale altrettanto gravi??? Ebbene mi è giunta voce che l'ente, economicamente deficitario, dispensi ore di straordinario a determinati soggetti (ora voglio scoprire chi) e fa  fare progetti, lautamente retribuiti, a dirigenti e sempre a pochi e determinati impiegati comuni. Sullo straordinario penso che un fondo di verità ci sia per il semplice fatto che già il contratto decentrato prevede per il personale dello staff del sindaco e altri staff di sforare il tetto massimo delle ore di straordinario da 180 a circa 480 ore l'anno. Io faccio una considerazione con il mio settore, la polizia municipale, molti sanno che questo lavoro si svolge su strada e c'è spesso la possibilità di sforare l'orario di lavoro, o perché c'è un incidente o perché bisogna eseguire un TSO o per altre ragioni quali problemi di ordine pubblico, di calamità ecc., quindi molto facile che ciò accada, ebbene, la volete sapere la novità??? Io nell'ultimo semestre 2011 ho guadagnato circa 150 euro per lo straordinario fatto (poche ore), e come me quasi tutti i colleghi del pronto intervento e viabilità, ma com'è possibile? Quindi vorrà dire che se facciamo poche ore di straordinario proprio noi, anche gli altri colleghi al Comune ne faranno meno di noi, no, non è così, mentre il nostro dirigente Dott. Priolo si è prodigato per farci fare sempre meno straordinario (cosa che dovrebbe essere giusta, vista la situazione economica) altri colleghi di altri settori hanno fatto taaaaaantissimo straordinario, guadagnando migliaia di euro. Bho, c'è qualcosa che non quadra, non pensate? E per i progetti? Io sono qui da 5 anni e non so cosa voglia dire fare un progetto, non ne ho mai fatto uno, stessa cosa gli altri colleghi della polizia municipale, e penso anche molti altri colleghi del Comune, ma so che ne sono stati fatti e che dei dirigenti hanno preso bei soldini (oltre alla già loro stratosferica retribuzione) ma anche impiegati non dirigenti. Ecco, io non voglio buttare benzina sul fuoco, ma questa storia mi brucia dentro, ci stanno dando i nostri soldi a 200 - 300 euro al mese (hanno iniziato a luglio) mortificandoci e facendoci credere che dobbiamo anche ringraziarli. Io ho richiesto la documentazione relativa allo straordinario e ai progetti (come potete vedere nel documento allegato) al Comune, protocollata in data 25 luglio 2012, ora loro sono tenuti a darmi queste informazioni, quindi la privacy in questi casi non esiste, se non adempiranno a quest'obbligo procederò a denunciare il tutto alle autorità competenti. E' ora di finirla.

Giuseppe Falcone
Agente ribelle

lunedì 18 giugno 2012

Se tutti i comandanti fossero così!!!

Riporto notizia dal sito ASAPS:

Milano
Ubriaco arrestato dal Comandante della Polizia Locale: aveva investito due pedoni ed era tornato a casa a dormire.


Ci sono certi comandanti, in giacca e cravatta, che sembrano così fighetti. A uno viene da pensare, cavolo ora entra dentro una cabina del telefono e ne esce dopo pochi secondi volando con il vestito di SUPERMAN!!! Bhe, mi sono visto troppi film!!! Comunque qualche comandante con le palle c'è ancora.


Giuseppe Falcone
Agente ribelle

sabato 16 giugno 2012

Già condannati!!!

Gli impiegati del Comune di Reggio Calabria già sanno che esiste un contenzioso tra loro e l'amministrazione in merito a delle determinazioni fatte dagli ispettori ministeriali mandati per controllare quella che sarebbe dovuta essere una buona amministrazione dell'ente. Gli ispettori hanno rilevato parecchie anomalie che si sono verificate in molti anni. Alcuni di questi punti riguardano gli impiegati e i dirigenti del Comune. A detta degli ispettori le progressioni economiche date negli anni agli impiegati sarebbero state a pioggia, cioè non adottando criteri meritocratici che avrebbero dovuto avere carattere incentivante. Questo punto non risponde a verità dal momento che se c'è stata una progressione è stata grazie al dirigente che ha valutato positivamente l'operato dell'impiegato, inoltre molti anni fa non c'erano percentuali di impiegati che sarebbero dovuti passare o meno, solo successivamente si è adottato, secondo legge, il criterio che non potevano essere date a pioggia e che dovevano riguardare solo una parte degli impiegati (i più meritevoli) quindi detto tutto questo, non si capisce come gli ispettori possano pretendere che vengano restituiti all'ente dei soldi che sono stati dati legittimamente seguendo quelli che a suo tempo erano i giusti criteri. Altro punto contestato è stato quello dell'indennità di disagio data agli agenti della polizia municipale. Secondo loro non poteva il contratto decentrato prevederla per il principio di onnicomprensività, cioè essendo agenti di polizia municipale, già percepiamo l'indennità di vigilanza, ebbene due recentissime sentenze (di primo grado) hanno stabilito che l'indennità di disagio è perfettamente cumulabile con quella di vigilanza perché quest'ultima va a compensare le funzioni, particolarmente importanti, di polizia giudiziaria, di pubblica sicurezza, di polizia stradale, ecc. mentre quella di disagio compensa quelle determinate attività (soprattutto esterne) appunto disagiate (contesto sociale pericoloso, intemperie atmosferiche, ecc.) quindi le due indennità sono perfettamente cumulabili. Il Comune di Reggio Calabria si sta concentrando per riavere questi soldi indietro (sposando la tesi degli ispettori) dichiarando, durante una riunione sindacale, che sarebbero andati davanti al giudice del lavoro per dichiarare l'illegittimità del contratto decentrato, nelle parti a loro sfavorevoli. Non capisco come mai tanto affanno per gli impiegati e nessun problema per i dirigenti a cui sono state contestate somme indebitamente percepite per il principio di onnicomprensività, addirittura dichiarando che ci sono danni erariali, il perché si commenta da solo, ecco perché l'Italia va a rotoli, il Governo dovrebbe ridurre la spesa e controllarla, soprattutto quella dei dirigenti, diminuendola, tagliare le consulenze esterne, abbattere i mega stipendi dei dirigenti (un dirigente mediamente percepisce circa un terzo di quanto prende il Presidente degli Stati Uniti d'America, assurdo vero?). L'amministrazione di Reggio Calabria è talmente tanto sicura che riuscirà ad avere i soldi indietro dagli impiegati del Comune che ha deciso di anticipare la decisione del giudice mettendo tale voce nel bilancio di previsione, mi spiego meglio, hanno inserito una somma nel bilancio di previsione che ancora non esiste, non è certa, e per quanto mi riguarda il giudice del lavoro non potrà mai accettare le loro conclusioni, avete capito? Sono proprio sicuri che vinceranno questa partita a tal punto da anticipare la sentenza del giudice. Eppure la cosa strana è che durante le prime riunioni sindacali avute con l'amministrazione (con il Dott. Emilio) avevano detto che le risultanze degli ispettori ministeriali erano campate in aria e che le loro controdeduzioni erano talmente puntuali e precise che erano sicuri di smontare il tutto. Invece ora hanno cambiato atteggiamento, addirittura ci vogliono citare in giudizio per chiedere l'annullamento del decentrato (visto che non abbiamo voluto rinegoziarlo) e riprendersi i soldi. Avevano promesso che per luglio sarebbero state liquidate delle somme agli impiegati a fronte delle indennità pregresse (io per esempio avanzo circa 4000 euro e forse più tra turnazione, disagio, produttività, ecc.) invece penso che non ci daranno niente di niente. Non riesco proprio ad abituarmi alla merda, ho provato a mangiarla per capire cosa si provava ma è più forte di me, non mi cala, la lascio magari a qualche altro che invece è abituato a mangiarla in cambio di "piccole concessioni e regalie" provenienti dai signorotti!!!

SIAMO GIA' STATI CONDANNATI!!!

Giuseppe Falcone
Agente ribelle

giovedì 14 giugno 2012

Per capirci...

Vorrei precisare che il contenuto del post (Gira il mondo gira e gira anche il comando) non è quello di volere criticare i colleghi che lavorano dentro, lavoro peraltro prezioso e da molti fatto, a mio avviso, in modo professionale, ma il senso reale, anche se detto con toni a volte equivocamente ironici, era che non esiste un reale discrimine tra chi opera fuori e chi opera dentro. Questo problema è stato da me affrontato in una riunione sindacale con il Dott. Emilio, al quale ho detto esplicitamente che sarebbe bene, come avviene un pò ovunque, che ci fosse una reale differenza, misurabile in termini economici, tra il personale impegnato all'esterno e quello impegnato all'interno, differenza che si traduce appunto in un riconoscimento effettivo dei disagi derivanti dalla prestazione esterna in un contesto sociale disagiato come il nostro. Ho peraltro detto che il fatto che la mancata corresponsione dell'indennità di turnazione di oltre un anno, dell'indennità di disagio (contestata) ai turnisti e soprattutto quelli che fanno PIIS e che ogni settimana fanno una notte, annulla, di fatto, lo sforzo e i sacrifici fatti. Percepire chissà quando in busta paga (che oggi è uguale a quelli che fanno la settimana corta in quanto stiamo prendendo solo il tabellare e l'indennità di vigilanza come loro) quei 150, 200 euro in più, vuol dire non avere contezza del lavoro esterno, dei sacrifici, delle spese cui si va incontro (visto che dobbiamo autotassarci per fare un break, non avendo buoni pasto che invece dovremmo avere), ecc., con il fatto inoltre che per noi i festivi infrasettimanali sono considerati giorni normali non retribuiti diversamente e tanto meno recuperabili come diversamente avviene praticamente ovunque, porta sullo stesso piano il lavoro esterno con quello interno, tutto qui. Inoltre io mai lascerei il lavoro esterno per lavorare dentro, amo stare fuori, stare a contatto con le persone e quando possibile essere loro d'aiuto, ho iniziato così 10 anni fa e ho continuato a farlo in tutti questi anni e voglio continuare a farlo. Quindi se qualche collega ha visto in quel post un attacco alla loro persona da parte mia, ci tengo a precisare che così non è. Io ho solo la rabbia di chi non vede qualcuno dell'amministrazione che si faccia carico della polizia municipale in genere. Mi dispiace, ma penso che questo comando non sia all'altezza di una città metropolitana come Reggio Calabria, sia in termini di investimenti, di mezzi, di servizi, etc. Come disse una volta, l'attuale Presidente del Senato (Schifani) in una intervista su Rete4, quando si parlava della riforma della polizia locale: "...ma chi? i vigili dei mercatini...???", ebbene si, questo siamo a Reggio Calabria.


Giuseppe Falcone
Agente ribelle

giovedì 7 giugno 2012

La sicurezza passa attraverso le statistiche

In data 1 giugno 2012 il sottoscritto e il collega Enzo Errigo riceviamo via e-mail la risposta del dott. Alfredo Priolo alla nostra lettera del 05 maggio 2012 in merito ai problemi della sicurezza dovuti alle nostre attività (vedi post precedente). La risposta avuta, non dice praticamente niente di nuovo sullo stato attuale, anzi, qualcosa c'è, in tre anni sono state eseguite 190 ordinanze di TSO ("in condizioni ordinarie" che vorrà mai dire??? bho) senza che vi siano stati casi di infortunio o incidenti vari. Tanto per cominciare, prendendo le mosse da quanto accaduto ad un collega, ciò è assolutamente falso, visto che poco tempo fa, Nino ha subito un'aggressione fisica di una gravità tale che per pura fortuna non ha avuto risvolti drammatici, poteva perdere la vita. Io dico una cosa, ma veramente la nostra sicurezza si basa sulle statistiche? Se veramente non fosse mai successo niente fino ad oggi, allora, chi di dovere, si dovrebbe sentire autorizzato a non prevenire certi episodi adottando misure adeguate? Ma la miglior cura non è la prevenzione? O forse è meglio intervenire dopo che è successo qualcosa? Non ha senso, dico seriamente, un dirigente che frequenta vari forum di polizia in giro per l'Italia e che quindi ha la possibilità di paragonare il proprio comando con quelli di altri non pensate che debba comportarsi diversamente e dire cose diverse? Bhe speriamo che le statistiche continuino ad essere a noi favorevoli (anche se così non è visto l'ultimo episodio, del quale mi sorge il dubbio che il dott. Priolo ne sia a conoscenza date le sue affermazioni) così non avremo bisogno di quelle 2 o 3 protezioni da TSO e di alcuna formazione tecnico-operativa (anche perché nel piano di formazione appena varato, per la polizia municipale sono previsti solo corsi sul codice della strada e BASTA!!!). Per quanto riguarda invece i problemi legati all'impiego del personale di pronto intervento nei servizi di piantonamento e di centrale operativa il problema rimane, è inutile che dica che ha previsto X numero di persone per questo e Y numero di persone per quello, il fatto è che regolarmente il PIIS serve per coprire questi buchi (di solito le buttane prendono bei soldini!!!). Caro dottore, predisponga un servizio di reperibilità per i piantoni come si faceva una volta. C'è qualcuno che osa definire il radiomobile "i favoriti del comandante", bhe, non penso sia così.

Giuseppe Falcone
Agente ribelle

sabato 26 maggio 2012

Gira il mondo gira e gira anche il comando!!!

Come accade spesso, ogni uno o due anni, il nostro dirigente prende la sua scacchiera piena di polvere da dentro il cassetto del suo tavolo e comincia a muovere le pedine. Il problema che tutto questo non è il gioco degli scacchi o della dama, no, purtroppo no, le pedine siamo noi agenti che veniamo spostati da un settore all'altro, di zona, di gruppo, d'ufficio, anche di sedia, si avete capito bene, anche di sedia, tanto per dire, "ho spostato anche lui così nessuno può dire che non lo sposto mai". Chi legge potrà pensare, ma qual'è il problema? Tanti, il primo è che nessuno degli agenti spostati viene interpellato, a nessuno viene chiesto dove desidererebbe lavorare, se magari ha delle ambizioni, se vuole provare un nuovo settore, no, niente di tutto questo, l'unica volontà è quella del dirigente, oserei dire che gli spostamenti avvengono un po' per simpatia e antipatia, un po' per presunte incapacità professionali degli agenti e poi per fortuna o sfortuna. Poi c'è da dire che lo spostamento a sorpresa prova in chi lo subisce un certo sbandamento dal momento che avendo lavorato con un collega per parecchi anni, dall'oggi all'indomani ti ritrovi un altro collega, bhe anche questo, se mi permettete, non è molto bello. Meno male però che in tutto questo guazzabuglio c'è chi fortunatamente il suo posto lo tiene ben saldo da parecchi anni senza mai essere spostato, evidentemente il dirigente reputa queste persone di elevata capacità professionale tanto da ritenere che il loro lavoro interno è di gran lunga più necessario di quello esterno, sono contento per loro, grandi colleghi. Almeno c'è n'è qualcuno che si evita i 36-38 gradi estivi mentre rileva un incidente stradale, oppure si evita il freddo invernale durante il posto di controllo o ancora evita la pioggia durante il servizio esterno, bhe, meno male, sono contento per loro, almeno qualcuno si salva. Almeno qualcuno potrà dire che non tutti i vigili sono sfigati, ci sono quelli che stanno fuori (freddo o caldo) che lavorano le notti, che rischiano di tutto e prendono quanto i colleghi che stanno dentro, eh si, perché se mettiamo i buoni pasto, qualche ora di straordinario e il fatto che i festivi sono sempre a casa e che loro non spendono soldi per medicinali che invece noi compriamo per le malattie che prendiamo sulla strada, alla fine abbiamo lo stesso stipendio. Comunque queste sono fesserie!!! Ora il mio collega Luciano, dopo 4 anni è stato spostato su volontà del dirigente ad un altro settore. Spero che almeno lui si trovi meglio.

Giuseppe Falcone
Agente ribelle

sabato 19 maggio 2012

Riunione sindacale dell'11 maggio 2012 con l'amministrazione

L'11 maggio 2012 si è tenuta presso l'ufficio del Dott. Emilio a Palazzo San Giorno la riunione richiesta dall'RSU per discutere dei tanti problemi che già in precedenza avevo esposto. Ebbene, lì abbiamo avuto la presenza oltre che del Dott. Emilio, anche dell'assessore al personale Dott. Porcino. Le discussioni si sono aperte con la dichiarazione iniziale dell'assessore Porcino relativamente alla destinazione del 50 % della parte fissa del fondo che dovrà essere costituito, alle sole "Alte Professionalità" e alle "Posizioni Organizzative", al ché interviene un sindacalista e dice: "ma come, volete destinare la metà dei fondi, parte fissa, a solo una piccola parte del personale, (40-50 persone) e il rimanente 50 % agli altri 1000 impiegati del comune? Nonostante vi sia l'obbligo di destinare massimo il 25 % per quelle figure? Iniziamo male, molto male." Quindi si apre così questa riunione, sembrava quasi una minaccia, un voler dire "vedete che vogliamo riempire ancora di più il culo a chi diciamo noi voi vi dovrete accontentare di ciò che rimarrà", certo una cosa del genere durante la contrattazione decentrata non passerà mai, perché ci sarà guerra ma il fatto di iniziare così, di non avere capito che tutto il personale è una risorsa indispensabile e preziosa per l'amministrazione, ti fa capire che da questo pantano non ne usciremo mai. Seguono del dichiarazioni del presidente del coordinamento dell'RSU il quale fa presente al Dott. Emilio e all'assessore la situazione della sicurezza e dell'igiene degli ambienti di lavoro, molto precari, nonché il fatto che sono anni che non è stato nominato il medico competente e che i lavoratori non vengono sottoposti a controlli medici (che dovrebbero avere cadenza annuale) da parecchi anni. La parte pubblica risponde che provvederanno (cazzate). Poi quest'ultimi ci informano che hanno dato avvio ad una piattaforma sulla formazione del personale che non ha precedenti, con l'intenzione di investire circa 400.000 euro, qualcuno fa notare che il piano di formazione di cui parlano è quello relativo al 2008 e che è rimasto bloccato a causa della mancanza dei fondi e che ad oggi, essendo cambiate le esigenze formative ed essendo anche una materia in cui i sindacati devono dire la loro, si auspica un nostro intervento per meglio pianificare questo progetto. Si è parlato quindi dei fondi 2011 e 2012 e del nuovo contratto decentrato fissando l'appuntamento per iniziare i lavori al 28 maggio 2012, così in questo lasso di tempo il Dott. Emilio, a suo dire, avrà il tempo per reperire le informazioni necessarie e pianificare il tutto. Io intervengo chiedendo degli interventi risolutori per i problemi degli agenti della polizia municipale e nello specifico chiedo:

D: quando verrà pagata l'indennità di turnazione avendo ormai cumulato 12 mesi d'arretrati? Essendo peraltro una somma non contestata da nessuno e che è prevista dal contratto nazionale?
R: ad oggi non è stata pagata perché non è stato costituito il fondo 2011 e 2012.
D: ma scusi, se a seguito di stato di agitazione del settembre 2011, l'amministrazione ha pagato la turnazione fino al mese di maggio 2011 senza che fosse allora costituito il fondo, come ha fatto allora?
R: nell'immediatezza silenzio assoluto, poi rispondono dicendo che avrebbero controllato al situazione economica del Comune e magari versato in acconto qualcosa per giugno e predisposto una sorta di piano di rientro per il pregresso.
D: l'ispezione ministeriale ha sollevato dubbi sulla cosiddetta indennità di disagio spettante alla polizia municipale in funzione dei maggiori disagi e gravose condizioni in cui opera ritenendola non dovuta ed illegittima nonostante essa sia prevista del contratto decentrato, inoltre 2 recenti sentenze del giudice di primo grado dice che questa è perfettamente cumulabile con l'indennità di vigilanza in quanto quest'ultima ha il compito di compensare le varie responsabilità derivanti dall'espletamento di funzioni quali quella di polizia giudiziaria, di pubblica sicurezza, di polizia stradale, ecc. Ormai sono quasi 2 anni che non viene pagata, quando lo farete?
R: (il Dott. Emilio si altera in modo strano) l'indennità di disagio è illegittima e non vi spetta dal momento che quando avete fatto il concorso nella polizia municipale già sapevate che avreste dovuto lavorare all'esterno e che avreste dovuto svolgere quelle gravose funzioni, quindi non verrà pagata per il principio di onnicomprensività.
D: ma scusi, questa indennità di disagio è stata concepita anche con il fine di creare un discrimine tra chi lavora dentro e chi lavora fuori e visto che quest'ultimi, essendo sottoposti ad agenti atmosferici pericolosi, alle intemperie, alla pericolosità derivante dal contesto sociale in cui lavorano, necessitano di un trattamento economico differenziato. D'altronde la funzione del contratto decentrato è quello di prevedere ciò che il contratto nazionale non può fare, cioè individuare criticità dipendenti, vuoi dal territorio in cui si lavora, vuoi in funzione di ciò che fai. Inoltre non può essere non adempiuto il pagamento dell'indennità dal momento che è nel contratto e che le parti non possono disapplicarlo senza rinegoziare lo stesso o attendere una sentenza di accertamento del giudice.
R: in modo alterato ripeteva ciò che aveva detto prima.
D: il codice della strada, l'art. 208 prevede lo stanziamento di una piccola parte dei proventi derivanti dagli accertamenti delle violazioni del codice della strada da destinare a finalità assistenziali per gli operatori di polizia stradale anche sotto forma di pensioni integrative, ebbene, il Comune ha versato solo un paio di anni di contributi e poi basta, allora chiediamo la contabilizzazione delle somme e il relativo versamento.
R: il Dott. Emilio chiede gli venga consegnato il documento da me prodotto per meglio valutare l'azione da intraprendere, ed io rispondo che gli verrà consegnata copia.

Altro punto toccato dagli altri rappresentanti sindacali è il mancato pagamento della produttività degli ultimi 4 anni ma il Dott. Emilio porta avanti quale scusa sempre il deficit delle casse comunali. Io dico, se crisi c'è, perché c'è sempre e solo per noi? L'anno scorso (come gli altri) è stata pagata la produttività o premio raggiungimento obiettivi (si chiami come si voglia) ai dirigenti (botte da 25.000 euro in su) obiettivi che se sono stati raggiunti è grazie ai lavoratori, quindi ne consegue che il buon lavoro è stato fatto soprattutto dagli impiegati che però non hanno preso la produttività (quella misera produttività) che gli spetta. Cosa devo pensare? Che altri vengono favoriti ed altri invece subiscono? Questa è una grave ingiustizia e mancanza di equità.

Con il Dott. Emilio si era rimasti che ci si sarebbe nuovamente riuniti per il 28 maggio 2012 per iniziare i lavori del contratto decentrato e la costituzione dei due fondi (2011 e 2012), ma proprio ieri (18 maggio 2012) ricevo (come tutti gli altri)  una e-mail da parte loro in cui si ufficializza la convocazione per la data concordata ma con un oggetto che è tutt'altro: "Ispezione Ministeriale". Non mi sembra che gli accordi erano questi, io spero si siano sbagliati perché altrimenti mi viene da pensare che il loro fine non è quello di parlare del presente e del futuro ma di cercare di rinegoziare il vecchio contratto decentrato per adeguarlo alle indicazioni dell'ispezione ministeriale conseguendo così anche un enorme risparmio economico. MA OVVIAMENTE QUESTO NON ESISTE!!!

Avete rotto i coglioni, giuro!!!

Giuseppe Falcone
Agente ribelle

sabato 12 maggio 2012

Incidenti stradali: sommaria descrizione dell'attività di rilievo

Quando si parla di circolazione stradale, una delle prime cose che viene in mente più o meno a tutti è il fenomeno incidente stradale. Ma cosa vuol dire questa frase? Andando a guardare tutte le norme di diritto positivo noteremo che non esiste una definizione giuridica, persino nel codice della strada. Per trovare qualcosa bisogna andare a leggere addirittura la Convenzione di Vienna del 1968 la quale dice che esso è: "un evento in cui rimangano coinvolti veicoli, esseri umani o animali fermi o in movimento e dal quale derivino lesioni a cose, animali, o persone". Detto questo vediamo cosa il d.lgs 285/92 (C.d.S.) prevede in caso di incidenti stradali, ebbene, inizio con il dirvi che dice molto poco, ma veramente molto poco, si limita a dire all'art. 11 del C.d.S. comma 1 lettera b, che il rilevamento degli incidenti stradali costituisce uno dei compiti della polizia stradale (qui intesa non come specialità della Polizia di Stato ma come funzione che è propria, normalmente, di tutte le forze di polizia). Dalla lettura di questo articolo si evince subito l'obbligatorietà del rilevamento dell'incidente a prescindere dal fatto che vi siano o meno feriti e se si è chiamati dagli interessati o perché si era di passaggio e si è accertato l'evento; bisogna sempre procedere ai rilievi altrimenti si potrebbe integrare il reato di omissione di atti d'ufficio, a maggior ragione se è con feriti potendo, in futuro, iniziare eventuali procedimenti penali. Sempre l'art. 11 al comma 4 dice che: "Gli interessati possono chiedere agli organi di polizia di cui all'art. 12 le informazioni acquisite relativamente alle modalità dell'incidente, alla residenza ed al domicilio delle parti, alla copertura assicurativa dei veicoli e ai dati di individuazione di questi ultimi", questo comma dice indirettamente tante cose, non proprio come rilevare l'incidente tecnicamente ma sicuramente ci fa capire che l'organo di polizia stradale deve: ricostruire la dinamica dell'incidente, quando possibile ovviamente, acquisire i dati dei conducenti e di tutte le altre persone coinvolte nel sinistro, i dati dei veicoli nonché le relative coperture assicurative. Non dice altro, non dice che bisogna procedere ai rilievi planimetrici, né a rilievi fotografici, niente di niente, ma lascia libero arbitrio agli agenti di procedere come meglio ritengono per poter ricostruire nel migliore dei modi l'esatta dinamica dell'incidente, qui subentra l'esperienza professionale, la preparazione, la volontà di operare bene e comunque le disposizioni interne che il comando di appartenenza da per rilevarli mettendo a disposizione degli stessi operatori un'adeguata modulistica. Un profano potrebbe effettivamente dire, se il codice della strada non dice altro allora vuol dire che alla fine rilevare un incidente è cosa che possono fare tutti, non è proprio così, le norme, in genere, vanno lette in modo sistematico con altre, come fossero un puzzle, faccio alcuni esempi per rendere meglio l'idea:

  1. uno degli obblighi della polizia stradale (art. 11 comma 1 lettera a) è quello di accertare eventuali violazioni in materia di circolazione stradale, ora se c'è stato un incidente stradale, molto probabilmente vi è stata una violazione a qualche norma del c.d.s. (non sempre perché ci possono essere incidenti non dipendenti dalla colpa degli utenti della strada), pertanto l'agente dovrà ricostruire l'incidente e procedere alle relative contestazioni permettendo così di aiutare le persone non responsabili ad essere risarcite dei danni subiti. Inoltre, come espressamente previsto dal C.d.S., esso va integrato con la legge 689/81, il quale art. 13 permette, ai fini degli accertamenti delle violazioni amministrative, di acquisire informazioni da chiunque, di procedere ad ispezioni e controlli sulle cose, ecc.
  2. quanto detto al punto 1 può essere valido in caso di incidenti stradali senza feriti, ma se invece ve ne sono? O addirittura muore qualcuno? La situazione si complica un pò, nel senso che subentra una vera e propria attività di polizia giudiziaria (la quale funzione è quella di acquisire le fonti di prova per l'accertamento del reato e metterle a disposizione del P.M., unico e vero titolare dell'azione penale). Ma in cosa consiste questa attività di p.g.? Come detto poc'anzi acquisire le fonti di prova, ma se manca una condizione di procedibilità? Nel senso che non si deve procede d'ufficio ma solo su querela di parte? Come spesso accade negli incidenti con feriti, dove la querela deve arrivare entro 90 giorni dalla notizia del fatto. Che facciamo? Se non raccogliamo subito le varie fonti di prova rischiamo di perderle, cioè posizione dei veicoli (accertamento urgente dello stato dei luoghi, con discrezionale sequestro probatorio dei veicoli,  art. 354 c.p.p.), sommarie informazioni rese da persone in grado di riferire in merito all'incidente nonché loro identificazione (artt. 349 e 351 c.p.p.), tutto quello che può essere utile come fonte di prova anche nominando ausiliari di p.g. (art. 348 c.p.p.), ecc., ma come dicevo prima manca la condizione di procedibilità, che comunque può sopraggiungere in un momento successivo, ecco allora che interviene l'art. 346 c.p.p. il quale ci dice che possiamo procedere a compiere atti previsti dall'art. 348 c.p.p. e seguenti in casi come questi.
Ma non è finita qui, un altro articolo (il 21 del regolamento di esecuzione del c.d.s.) ci dice che in caso di incidente con morti, le informazioni di cui al comma 4 art. 11 vengono rilasciate previo nulla osta dell'autorità giudiziaria e in caso di incidente con lesioni a persone esse vanno rilasciate in pendenza di un procedimento penale previa autorizzazione dell'autorità giudiziaria.
Come potete notare il rilevamento degli incidenti stradali prevede un coordinamento di molte norme che si trovano dislocate in vari testi, codice della strada, codice penale, di procedura penale, leggi sul procedimento delle sanzioni amministrative, persino il codice civile e di procedura civile. Quindi non è facile ,come potrebbe sembrare, rilevarli, anzi, tutt'altro. 

Detto questo parliamo del perché bisogna rilevare gli incidenti. Si rilevano perché qualcuno ha causato un incidente e quindi bisogna accertare le responsabilità amministrative, civili e/o penali, permettendo, con l'applicazione delle varie sanzioni di correggere il comportamento scorretto di chi ha sbagliato tutelando quel bene giuridico che è la regolare circolazione stradale la cui messa in pericolo incide notevolmente sullo Stato e i suo cittadini. Inoltre chi ha causato dei danni derivanti dalla circolazione stradale dei veicoli ha l'obbligo di risarcire il danneggiato, di tasca propria o tramite assicurazione, quindi l'intervento della polizia stradale ha la funzione di prevenire truffe ai danni delle compagnie assicurative.

Questa non è una guida ma una semplice riflessione su cosa sono gli incidenti stradali, su cosa vuol dire rilevarli, su come sia difficile e di grande impatto emotivo. In ogni caso è un'attività altamente professionale e qualificante.

Giuseppe Falcone
Agente ribelle

venerdì 11 maggio 2012

L'angolo della risata: "Scopelliti: esportare modello Calabria"

Ahahahahahahahahahahahahahahah, non ce la faccio più, basta, non ho mai riso tanto in vita mia, che buontempone che è, se non lo conoscessi direi che sta parlando sul serio. Come? ah, era serio? Allora le cose cambiano, sig. Scopelliti, non è forse che proprio in Calabria resiste questo stato di cose proprio perché non c'è coscienza civica tra i cittadini? Vorrei dire altro sul perché in Calabria la destra ancora continua a prendere consensi, ma preferisco che chi legge capisca da solo ed utilizzi non la fantasia ma l'intuito. Prima era il modello Reggio, ora il modello Calabria, mi auguro che non diventi presidente del Consiglio dei Ministri altrimenti che farà? Esporterà il modello Italia in tutto il mondo? Ma mi faccia il piacere!!!

Notizia fonte Strill.it


Giuseppe Falcone
Agente ribelle

giovedì 10 maggio 2012

Conoscere il Codice della Strada: la guida in stato di ebbrezza e i giovani

Come iniziare un articolo che parli di guida in stato di ebbrezza? Parlando dei morti che ci sono ormai non più solo il week end ma praticamente tutti i giorni, oppure parlando di come lo Stato, gli agenti della polizia stradale (Carabinieri, Polizia Municipale, Polizia di Stato, ecc) cercano di contrastare questa epidemia, perché ormai di questo si tratta, un'epidemia che dilaga peggio di un virus aeriforme. Io inizio dicendo che questo problema è comune a tutti i paesi del mondo, la differenza sta solo nel modo in cui la legge interviene. In America per esempio vieni immediatamente arrestato se guidi in stato di ebbrezza, indipendentemente dal tasso alcolemico. In Italia non è così, con il tempo pensavo che la reazione normale di un paese di fronte ad un bollettino di guerra fosse quella di inasprire in modo determinante la normativa, introducendo istituti per i casi di recidiva, quali la revoca a vita della patente, come l'arresto in flagranza di reato per un tasso alcolemico molto alto, eppure non è così, il legislatore ha avuto nel corso degli anni un atteggiamento epilettico, da inasprimenti (peraltro sempre lievi) a depenalizzazioni delle varie figure di reato. Ora l'ultima modifica ha introdotto, con un nuovo articolo, il 186 bis del Codice della Strada, cioè la tolleranza zero nei confronti di alcune categorie di conducenti:

  • i minori di anni 21;
  • chi ha la patente da meno di 3 anni;
  • i conducenti di autoveicoli con m.p.c. superiore a 3,5 tonnellate;
  • i conducenti professionisti.
cosa vuol dire questo? Che queste categorie non possono risultare con un tasso alcolemico superiore allo zero, cioè tolleranza zero, praticamente non può bere prima di mettersi alla guida. Cosa comporta la violazione di questa norma? La commissione di un reato? No, solo sanzioni amministrative, quindi una sanzione pecuniaria oltre a sanzioni accessorie. Non solo ma la prima ipotesi dell'art. 186 del C.d.S. che prima era reato è stato depenalizzato, quindi solo sanzione amministrativa, riassumendo:

  • da 0,00 a 0,50 g/l di alcol = sanzioni amministrative solo per le categorie elencate sopra (art. 186 bis);
  • da 0,50 a 0,80 g/l di alcol = sanzioni amministrative per tutti (per le categorie sopra elencate è previsto un aumento della sanzione come aggravante) artt. 186 comma 2 lettera a + 186 bis;
  • da 0,80 a 1,50 g/l di alcol = reato, denuncia all'autorità giudiziaria per tutti (per le categorie sopra elencate è previsto un aumento delle pene previste aumentate come aggravante) artt. 186 comma 2 lettera b + 186 bis;
  • superiore ad 1,50 g/l di alcol =  reato, denuncia all'autorità giudiziaria per tutti (per le categorie sopra elencate è previsto un aumento delle pene previste aumentate come aggravante) artt. 186 comma 2 lettera c + 186 bis;
Ovviamente c'è sempre il rifiuto a sottoporsi all'accertamento con l'etilometro che comporta la denuncia e l'applicazione delle sanzioni previste per l'art. 186 comma 2 lettera c del C.d.S.

Come potete notare la normativa è alquanto complessa, io mi sono soffermato in modo generico sul tema, ma ve lo posso assicurare, e gli addetti ai lavori, i colleghi, lo sanno. Io mi auguro che il Parlamento operi in favore della sicurezza stradale e non di quelle lobby che rappresentano gli interessi dei venditori di alcol o dei locali serali e notturni. Inoltre ragazzi, se guidate non bevete, se bevete non guidate, vi raccomando.





Giuseppe Falcone
Agente ribelle

Un altro video della polizia locale



Un altro bel video della polizia locale trovato su YouTube


Giuseppe Falcone
Agente ribelle

Continua: aggressione alle divise

Riprendendo il discorso sulle aggressioni alle divise (vedi post del 2 maggio 2012) l'ASAPS ha riportato alcuni dati preoccupanti e cioè che nell'anno 2011 sono state registrate 2230 aggressioni fisiche ad operatori di polizia, in pratica ogni 4 ore viene stilato un referto medico. Ovviamente ci sono violenze di cui non si sa nulla perché a volte capita che l'operatore di polizia evita di farsi curare. Leggete la notizia e vedete le altre statistiche.






Giuseppe Falcone
Agente ribelle

mercoledì 9 maggio 2012

Riforma della polizia locale. Quando arriverà?

Traggo spunto dalla storia di cui inserisco il link per dire cosa penso relativamente alla mancata riforma della polizia locale. L'attuale legge risale all'86 la numero 65 (L. 65/86). Già da allora, quando fu approvata, si pensava a modificarla perché non rispondeva alle reali esigenze della comunità in cui operava ed opera, soprattutto per la mancanza di tutele giuridiche che gli operatori subivano. Una piccola premessa, gli agenti della polizia municipale hanno in tutto e per tutto le stesse qualifiche delle altre forze di polizia, sono agenti di polizia giudiziaria, agenti di pubblica sicurezza (in ausilio quando richiesto), agenti di polizia stradale, agenti di polizia amministrativa, etc., l'unica differenza è nel territorio, in quanto operano funzionalmente solo nell'ambito del comune di appartenenza e nel tempo, svolgendo funzioni di polizia giudiziaria solo durante il servizio. Come avrete notato stesso carico di lavoro, ma senza offesa, molto più usurante del loro in quanto svolgendo i classici compiti di istituto, quale la polizia stradale e quindi viabilità, siamo più soggetti a malesseri fisici. Una delle prime cose strane è che nonostante quanto appena detto, noi non percepiamo una indennità di usura che invece prendono le altre forze di polizia (perché mai???), non abbiamo indennità di polizia giudiziaria come gli altri colleghi, percepiamo una indennità onnicomprensiva detta di vigilanza che dovrebbe compensare le varie funzioni sopra dette. L'arma in dotazione se per errore, fuori servizio, usciamo dal territorio di appartenenza, commetteremmo un reato (fortunatamente putativo) perché noi l'arma la possiamo portare anche fuori servizio ma sempre e solo nel Comune da cui dipendiamo, assurdo no? Poi, esistono polizie locali di primo e secondo ordine ma anche di terzo e quarto ordine, cosa voglio dire? Che la polizia locale di Milano è diversa da quella di Reggio Calabria, quella di Bergamo altrettanto rispetto a quella di Messina, etc., ciò si traduce in organizzazione lavorativa diversa, migliore efficienza, migliori condizioni lavorative, più soddisfazione economica, e così via. E' da parecchi anni che si parla di riforma della polizia locale, come anche di ridurre le varie forze di polizia secondo una direttiva dell'Unione Europea, visto che l'Italia è l'unico paese con tante polizie con compiti che si sovrappongono inutilmente, quindi perché non utilizzare il modello americano, una polizia di stato che si occupa di reati importanti e che richiedono il coordinamento nazionale e con il resto del mondo ed una polizia appunto locale che si occupa di microcriminalità, di preservare la tranquillità della comunità in cui opera, ovviamente coordinando il tutto con le la polizia di stato, insomma una fbi all'italiana e una polizia stile NYPD. Non è fantascienza, anzi, quindi accorpamento dei carabinieri, della polizia di stato, della guardia di finanza, del corpo forestale in un unico corpo con all'interno varie specializzazioni ed una polizia locale magari a livello regionale. In Parlamento ci sono depositate varie proposte di legge e disegni di legge inerenti la riforma, alcune ad iniziativa popolare altre da parte di alcuni parlamentari, ma sono ferme, ogni tanto se ne parla ma poi tutto si ferma, a nessuno interessa. Poi si mettono le amministrazioni locali a complicare il tutto, utilizzando per propri fini gli operatori della polizia municipale, decidendo cosa è giusto e cosa no. Insomma, cari politici, muovetevi, ora sono 26 anni che aspettiamo.

Notizia: fonte ASAPS

Giuseppe Falcone
Agente ribelle

Novità sindacale: l'amministrazione di Reggio Calabria si sta per incazzare!!! Miii che pauuuuura.

Breve sunto delle vicende: l'amministrazione di Reggio Calabria i primi di aprile convoca le organizzazioni sindacali e l'RSU per elencare le determinazioni degli ispettori ministeriali relativamente ai punti che riguardano gli impiegati, la PEO, le indennità di disagio, le festività e altro ancora, dicendo che sono illegittime. Noi invece diciamo che è tutto legittimo e chiediamo contestualmente di darsi da fare per cercare di determinare il fondo 2011 e 2012 nonché il nuovo contratto decentrato chiedendo delle nuove riunioni a breve. L'amministrazione (nella persona del Dott. Emilio, segretario generale) dice che così sarà anche per dar vita ad un nuovo percorso di relazioni sindacali improntate sul rispetto e sulla trasparenza. Noi pensiamo, finalmente si inizia a lavorare per bene. Come non detto, per ben tre volte nell'arco di un mese, la riunione da noi sindacalisti richiesta, è stata rinviata (ora se ne parla per lunedì 14 maggio 2012 ore 15.00). Oggi, 9 maggio 2012, arriva dal Comune una e-mail con allegato un documento in cui si chiede per quale motivo, nonostante alla riunione dei primi di aprile loro avessero chiesto di rideterminare il contratto decentrato nelle parti che, a dir loro, sono nulle (come dice l'ispezione ministeriale), noi, non abbiamo ancora preso delle decisioni, percependo peraltro un certo che di perentorietà nei toni usati visto il termine ultimo che è stato dato nella lettera, 16 maggio 2012. Ora vorrei fare alcune considerazioni, perché mi sono proprio stancato di essere preso in giro e come io penso anche gli altri colleghi:

  1. Stiamo chiedendo da tempo la riunione con l'amministrazione per discutere dei problemi economici che investono i lavoratori e loro rinviano in continuazione, ora ci danno loro un termine ultimo per prendere delle decisioni.
  2. Per quanto riguarda le parti del contratto decentrato che a dire dell'ispezione ministeriale sono illegittime, noi abbiamo già preso a suo tempo una posizione, abbiamo detto che sono legittime e pertanto se ritengono di non applicare (cosa che ingiustamente stanno facendo dal momento che non esiste in questo caso il principio dell'autotutela) si devono rivolgere al giudice del lavoro, unico organo giurisdizionale competente a dichiarare l'illegittimità del contratto o di parti di esso, e la relazione del ministero non ha alcuna valenza per noi impiegati.
Cari signori del Comune di Reggio Calabria, io capisco che è un problema per voi, ma dovete semplicemente andare dal giudice e fare valere le vostre ragioni perché noi le abbiamo già espresse le nostre intenzioni e fino a che non vi sarà una sentenza di quest'organo dovete pagare regolarmente tutto. Siamo sicuri della regolarità del contratto, forti anche di alcune recentissime sentenze. BUON LAVORO.

Giuseppe Falcone
Agente ribelle

martedì 8 maggio 2012

Più sicurezza per gli agenti della polizia municipale di Reggio Calabria

In allegato fronte e retro della lettera inviata al Dott. Alfredo Priolo, dirigente della polizia municipale di Reggio Calabria. Confido in una sua risposta.


Giuseppe Falcone
Agente ribelle






Ennesimo rinvio

Il Comune di Reggio Calabria ha rinviato per l'ennesima volta la riunione con le organizzazioni sindacali, riunione da noi stessi richiesta per discutere in modo definitivo dei tanti problemi economici e non che toccano i lavoratori dell'amministrazione. Ovviamente per il Comune, il caro sig. Sindaco nonché per il Segretario Generale i nostri problemi non sono tali, tanto da decidere di posticipare l'incontro per la terza volta. Ma sono sicuro che riusciremo a levare in altro i nostri cori di protesta.

Giuseppe Falcone
Agente ribelle

lunedì 7 maggio 2012

La polizia locale di Milano blocca la vendita di assicurazioni false

Assicurare il veicolo destinato alla circolazione su aree pubbliche o ad uso pubblico è obbligatorio (art. 193 C.d.S.) pena una sanzione amministrativa oltre al sequestro dello stesso. A Milano la polizia locale ha interrotto un giro di vendita di assicurazioni false fatte da un broker assicurativo. L'assicuratore, cavalcando l'onda dello scontento dei conducenti a causa del continuo aumento delle polizze, le vendeva a prezzo bassissimo. Ora una piccola riflessione soprattutto per chi acquista queste false polizze, magari potrete, e non sempre, sfuggire al controllo degli organi di polizia stradale, ma nel momento in cui rimanete coinvolti in un incidente stradale? Non siete coperti e dovete personalmente pagare il danno oltre alle responsabilità penali ed amministrative dovute all'uso di documenti false. State attenti, forse è meglio camminare a piedi o usare i mezzi pubblici, risparmiate i soldi e aiutate la natura.

Fonte notizia: ASAPS

Giuseppe Falcone
Agente ribelle

Recensioni libri professionali: Diritto di Polizia Giudiziaria

Il nostro lavoro, quello di agente di polizia, prevede e necessita di una basilare conoscenza del diritto in generale (dai principi costituzionali al diritto penale sostanziale e processuale, dal diritto amministrativo al privato). Questa formazione purtroppo non sempre arriva dall'amministrazione di appartenenza e comunque se arriva è sempre poca rispetto alle reali necessità, quindi cosa fare? Oltre a richiedere con insistenza la formazione, anche attraverso i sindacati, preoccuparsi personalmente di istruirsi, di leggere, di curiosare qui e la anche grazie ad internet. Io consiglio, anche per soddisfazione personale, di acquistare qualche testo professionale, personalmente ho una biblioteca giuridica che contiene oltre ai testi universitari, anche tomi professionali che toccano tutti i settori di intervento in cui dobbiamo operare. Uno dei testi più interessanti che io abbia letto e a cui tengo è quello che vedete nella immagine: Diritto di Polizia Giudiziaria della Laurus Robuffo di Vito Ingletti, testo che è stato adottato da moltissime scuole di polizia (compreso Carabinieri, Polizia di Stato e tanti comandi di Polizia Municipale e Locale). Si parla dei principi che riguardano il diritto penale e la procedura penale collegati alla Costituzione, si parla di tutta l'attività di polizia giudiziaria, del pubblico ministero e di tutti gli istituti che da esso dipendono. Si parla inoltre dei reati più importanti cui un operatore di polizia potrà avere a che fare ed infine della polizia di sicurezza (TULPS, ecc.). Io lo consiglio vivamente perché è un testo completo e lo ritengo un piccolo investimento. (Euro 45,00).



Giuseppe Falcone
Agente ribelle

domenica 6 maggio 2012

Conoscere il Codice della Strada: la revisione dei veicoli

I possessori di autoveicoli e/o motoveicoli sanno che devono sottoporre i propri mezzi a revisione secondo le regole del Codice della Strada. La revisione è una procedura che permette di verificare (da parte della Motorizzazione Civile o di officine autorizzate) la regolare funzionalità del veicolo sottoponendolo a controlli specifici:





  • battistrada pneumatici;
  • impianti di frenatura;
  • segnalatori acustici;
  • segnalatori visivi;
  • sistema di emissione gas;
  • carrozzeria in buono stato d'uso;
  • vetri senza lesioni;
  • targa e telaio regolari;
  • in generale i dispositivi vari.

L'art. 79 del C.d.S. prevede sanzioni da 80 euro a 318 euro per chiunque circola con veicoli non efficienti.

Ma la revisione quando si fa? A ciò provvede l'art. 80 del C.d.S. il quale dice che gli autoveicoli con massa a pieno carico non superiore a 3,5 tonnellate la devono fare la prima volta a quattro anni dall'immatricolazione e successivamente ogni due anni. I veicoli con m.p.c. superiori a 3,5 tonnellate e i veicoli con trasporto persone superiore a nove compreso il conducente, la devono fare ogni anno (a partire dalla prima immatricolazione). Per quanto riguarda i ciclomotori e i motocicli valgono le regole degli autoveicoli con m.p.c. non superiore a 3,5 tonnellate. Inoltre categorie particolari di veicoli non rientranti tra quelli appena elencati devono essere sottoposti a revisione secondo dei decreti ministeriali che di volta in volta escono.

Chi non osserva l'obbligo della revisione è soggetto ad una sanzione da euro 159 a euro 639, se la revisione è stata omessa per più di una volta allora la sanzione è raddoppiata. Non è previsto più il ritiro della carta di circolazione con il relativo invio alla Motorizzazione Civile ma la semplice annotazione sulla stessa della sospensione dalla circolazione del veicolo da parte dell'organo di polizia stradale fino a quando non lo sottoporrà a revisione, e la carta rimarrà nella disponibilità del conducente. La revisione si potrà fare presso una qualsiasi officina autorizzata e non più obbligatoriamente alla Motorizzazione. Ricordate che una volta sospeso il veicolo non potrà circolare tranne il momento in cui dovrete andare a fare la revisione.

Fatta questa breve guida sulla revisione, sappiate che la funzione della stessa è quella di garantire la sicurezza stradale ed evitare sinistri stradali, infatti sappiate che la polizia stradale può sempre segnalare al Dipartimento della Motorizzazione eventuali veicoli che potrebbero non avere le condizioni di sicurezza per circolare.

Giuseppe Falcone
Agente ribelle