sabato 26 maggio 2012

Gira il mondo gira e gira anche il comando!!!

Come accade spesso, ogni uno o due anni, il nostro dirigente prende la sua scacchiera piena di polvere da dentro il cassetto del suo tavolo e comincia a muovere le pedine. Il problema che tutto questo non è il gioco degli scacchi o della dama, no, purtroppo no, le pedine siamo noi agenti che veniamo spostati da un settore all'altro, di zona, di gruppo, d'ufficio, anche di sedia, si avete capito bene, anche di sedia, tanto per dire, "ho spostato anche lui così nessuno può dire che non lo sposto mai". Chi legge potrà pensare, ma qual'è il problema? Tanti, il primo è che nessuno degli agenti spostati viene interpellato, a nessuno viene chiesto dove desidererebbe lavorare, se magari ha delle ambizioni, se vuole provare un nuovo settore, no, niente di tutto questo, l'unica volontà è quella del dirigente, oserei dire che gli spostamenti avvengono un po' per simpatia e antipatia, un po' per presunte incapacità professionali degli agenti e poi per fortuna o sfortuna. Poi c'è da dire che lo spostamento a sorpresa prova in chi lo subisce un certo sbandamento dal momento che avendo lavorato con un collega per parecchi anni, dall'oggi all'indomani ti ritrovi un altro collega, bhe anche questo, se mi permettete, non è molto bello. Meno male però che in tutto questo guazzabuglio c'è chi fortunatamente il suo posto lo tiene ben saldo da parecchi anni senza mai essere spostato, evidentemente il dirigente reputa queste persone di elevata capacità professionale tanto da ritenere che il loro lavoro interno è di gran lunga più necessario di quello esterno, sono contento per loro, grandi colleghi. Almeno c'è n'è qualcuno che si evita i 36-38 gradi estivi mentre rileva un incidente stradale, oppure si evita il freddo invernale durante il posto di controllo o ancora evita la pioggia durante il servizio esterno, bhe, meno male, sono contento per loro, almeno qualcuno si salva. Almeno qualcuno potrà dire che non tutti i vigili sono sfigati, ci sono quelli che stanno fuori (freddo o caldo) che lavorano le notti, che rischiano di tutto e prendono quanto i colleghi che stanno dentro, eh si, perché se mettiamo i buoni pasto, qualche ora di straordinario e il fatto che i festivi sono sempre a casa e che loro non spendono soldi per medicinali che invece noi compriamo per le malattie che prendiamo sulla strada, alla fine abbiamo lo stesso stipendio. Comunque queste sono fesserie!!! Ora il mio collega Luciano, dopo 4 anni è stato spostato su volontà del dirigente ad un altro settore. Spero che almeno lui si trovi meglio.

Giuseppe Falcone
Agente ribelle

sabato 19 maggio 2012

Riunione sindacale dell'11 maggio 2012 con l'amministrazione

L'11 maggio 2012 si è tenuta presso l'ufficio del Dott. Emilio a Palazzo San Giorno la riunione richiesta dall'RSU per discutere dei tanti problemi che già in precedenza avevo esposto. Ebbene, lì abbiamo avuto la presenza oltre che del Dott. Emilio, anche dell'assessore al personale Dott. Porcino. Le discussioni si sono aperte con la dichiarazione iniziale dell'assessore Porcino relativamente alla destinazione del 50 % della parte fissa del fondo che dovrà essere costituito, alle sole "Alte Professionalità" e alle "Posizioni Organizzative", al ché interviene un sindacalista e dice: "ma come, volete destinare la metà dei fondi, parte fissa, a solo una piccola parte del personale, (40-50 persone) e il rimanente 50 % agli altri 1000 impiegati del comune? Nonostante vi sia l'obbligo di destinare massimo il 25 % per quelle figure? Iniziamo male, molto male." Quindi si apre così questa riunione, sembrava quasi una minaccia, un voler dire "vedete che vogliamo riempire ancora di più il culo a chi diciamo noi voi vi dovrete accontentare di ciò che rimarrà", certo una cosa del genere durante la contrattazione decentrata non passerà mai, perché ci sarà guerra ma il fatto di iniziare così, di non avere capito che tutto il personale è una risorsa indispensabile e preziosa per l'amministrazione, ti fa capire che da questo pantano non ne usciremo mai. Seguono del dichiarazioni del presidente del coordinamento dell'RSU il quale fa presente al Dott. Emilio e all'assessore la situazione della sicurezza e dell'igiene degli ambienti di lavoro, molto precari, nonché il fatto che sono anni che non è stato nominato il medico competente e che i lavoratori non vengono sottoposti a controlli medici (che dovrebbero avere cadenza annuale) da parecchi anni. La parte pubblica risponde che provvederanno (cazzate). Poi quest'ultimi ci informano che hanno dato avvio ad una piattaforma sulla formazione del personale che non ha precedenti, con l'intenzione di investire circa 400.000 euro, qualcuno fa notare che il piano di formazione di cui parlano è quello relativo al 2008 e che è rimasto bloccato a causa della mancanza dei fondi e che ad oggi, essendo cambiate le esigenze formative ed essendo anche una materia in cui i sindacati devono dire la loro, si auspica un nostro intervento per meglio pianificare questo progetto. Si è parlato quindi dei fondi 2011 e 2012 e del nuovo contratto decentrato fissando l'appuntamento per iniziare i lavori al 28 maggio 2012, così in questo lasso di tempo il Dott. Emilio, a suo dire, avrà il tempo per reperire le informazioni necessarie e pianificare il tutto. Io intervengo chiedendo degli interventi risolutori per i problemi degli agenti della polizia municipale e nello specifico chiedo:

D: quando verrà pagata l'indennità di turnazione avendo ormai cumulato 12 mesi d'arretrati? Essendo peraltro una somma non contestata da nessuno e che è prevista dal contratto nazionale?
R: ad oggi non è stata pagata perché non è stato costituito il fondo 2011 e 2012.
D: ma scusi, se a seguito di stato di agitazione del settembre 2011, l'amministrazione ha pagato la turnazione fino al mese di maggio 2011 senza che fosse allora costituito il fondo, come ha fatto allora?
R: nell'immediatezza silenzio assoluto, poi rispondono dicendo che avrebbero controllato al situazione economica del Comune e magari versato in acconto qualcosa per giugno e predisposto una sorta di piano di rientro per il pregresso.
D: l'ispezione ministeriale ha sollevato dubbi sulla cosiddetta indennità di disagio spettante alla polizia municipale in funzione dei maggiori disagi e gravose condizioni in cui opera ritenendola non dovuta ed illegittima nonostante essa sia prevista del contratto decentrato, inoltre 2 recenti sentenze del giudice di primo grado dice che questa è perfettamente cumulabile con l'indennità di vigilanza in quanto quest'ultima ha il compito di compensare le varie responsabilità derivanti dall'espletamento di funzioni quali quella di polizia giudiziaria, di pubblica sicurezza, di polizia stradale, ecc. Ormai sono quasi 2 anni che non viene pagata, quando lo farete?
R: (il Dott. Emilio si altera in modo strano) l'indennità di disagio è illegittima e non vi spetta dal momento che quando avete fatto il concorso nella polizia municipale già sapevate che avreste dovuto lavorare all'esterno e che avreste dovuto svolgere quelle gravose funzioni, quindi non verrà pagata per il principio di onnicomprensività.
D: ma scusi, questa indennità di disagio è stata concepita anche con il fine di creare un discrimine tra chi lavora dentro e chi lavora fuori e visto che quest'ultimi, essendo sottoposti ad agenti atmosferici pericolosi, alle intemperie, alla pericolosità derivante dal contesto sociale in cui lavorano, necessitano di un trattamento economico differenziato. D'altronde la funzione del contratto decentrato è quello di prevedere ciò che il contratto nazionale non può fare, cioè individuare criticità dipendenti, vuoi dal territorio in cui si lavora, vuoi in funzione di ciò che fai. Inoltre non può essere non adempiuto il pagamento dell'indennità dal momento che è nel contratto e che le parti non possono disapplicarlo senza rinegoziare lo stesso o attendere una sentenza di accertamento del giudice.
R: in modo alterato ripeteva ciò che aveva detto prima.
D: il codice della strada, l'art. 208 prevede lo stanziamento di una piccola parte dei proventi derivanti dagli accertamenti delle violazioni del codice della strada da destinare a finalità assistenziali per gli operatori di polizia stradale anche sotto forma di pensioni integrative, ebbene, il Comune ha versato solo un paio di anni di contributi e poi basta, allora chiediamo la contabilizzazione delle somme e il relativo versamento.
R: il Dott. Emilio chiede gli venga consegnato il documento da me prodotto per meglio valutare l'azione da intraprendere, ed io rispondo che gli verrà consegnata copia.

Altro punto toccato dagli altri rappresentanti sindacali è il mancato pagamento della produttività degli ultimi 4 anni ma il Dott. Emilio porta avanti quale scusa sempre il deficit delle casse comunali. Io dico, se crisi c'è, perché c'è sempre e solo per noi? L'anno scorso (come gli altri) è stata pagata la produttività o premio raggiungimento obiettivi (si chiami come si voglia) ai dirigenti (botte da 25.000 euro in su) obiettivi che se sono stati raggiunti è grazie ai lavoratori, quindi ne consegue che il buon lavoro è stato fatto soprattutto dagli impiegati che però non hanno preso la produttività (quella misera produttività) che gli spetta. Cosa devo pensare? Che altri vengono favoriti ed altri invece subiscono? Questa è una grave ingiustizia e mancanza di equità.

Con il Dott. Emilio si era rimasti che ci si sarebbe nuovamente riuniti per il 28 maggio 2012 per iniziare i lavori del contratto decentrato e la costituzione dei due fondi (2011 e 2012), ma proprio ieri (18 maggio 2012) ricevo (come tutti gli altri)  una e-mail da parte loro in cui si ufficializza la convocazione per la data concordata ma con un oggetto che è tutt'altro: "Ispezione Ministeriale". Non mi sembra che gli accordi erano questi, io spero si siano sbagliati perché altrimenti mi viene da pensare che il loro fine non è quello di parlare del presente e del futuro ma di cercare di rinegoziare il vecchio contratto decentrato per adeguarlo alle indicazioni dell'ispezione ministeriale conseguendo così anche un enorme risparmio economico. MA OVVIAMENTE QUESTO NON ESISTE!!!

Avete rotto i coglioni, giuro!!!

Giuseppe Falcone
Agente ribelle

sabato 12 maggio 2012

Incidenti stradali: sommaria descrizione dell'attività di rilievo

Quando si parla di circolazione stradale, una delle prime cose che viene in mente più o meno a tutti è il fenomeno incidente stradale. Ma cosa vuol dire questa frase? Andando a guardare tutte le norme di diritto positivo noteremo che non esiste una definizione giuridica, persino nel codice della strada. Per trovare qualcosa bisogna andare a leggere addirittura la Convenzione di Vienna del 1968 la quale dice che esso è: "un evento in cui rimangano coinvolti veicoli, esseri umani o animali fermi o in movimento e dal quale derivino lesioni a cose, animali, o persone". Detto questo vediamo cosa il d.lgs 285/92 (C.d.S.) prevede in caso di incidenti stradali, ebbene, inizio con il dirvi che dice molto poco, ma veramente molto poco, si limita a dire all'art. 11 del C.d.S. comma 1 lettera b, che il rilevamento degli incidenti stradali costituisce uno dei compiti della polizia stradale (qui intesa non come specialità della Polizia di Stato ma come funzione che è propria, normalmente, di tutte le forze di polizia). Dalla lettura di questo articolo si evince subito l'obbligatorietà del rilevamento dell'incidente a prescindere dal fatto che vi siano o meno feriti e se si è chiamati dagli interessati o perché si era di passaggio e si è accertato l'evento; bisogna sempre procedere ai rilievi altrimenti si potrebbe integrare il reato di omissione di atti d'ufficio, a maggior ragione se è con feriti potendo, in futuro, iniziare eventuali procedimenti penali. Sempre l'art. 11 al comma 4 dice che: "Gli interessati possono chiedere agli organi di polizia di cui all'art. 12 le informazioni acquisite relativamente alle modalità dell'incidente, alla residenza ed al domicilio delle parti, alla copertura assicurativa dei veicoli e ai dati di individuazione di questi ultimi", questo comma dice indirettamente tante cose, non proprio come rilevare l'incidente tecnicamente ma sicuramente ci fa capire che l'organo di polizia stradale deve: ricostruire la dinamica dell'incidente, quando possibile ovviamente, acquisire i dati dei conducenti e di tutte le altre persone coinvolte nel sinistro, i dati dei veicoli nonché le relative coperture assicurative. Non dice altro, non dice che bisogna procedere ai rilievi planimetrici, né a rilievi fotografici, niente di niente, ma lascia libero arbitrio agli agenti di procedere come meglio ritengono per poter ricostruire nel migliore dei modi l'esatta dinamica dell'incidente, qui subentra l'esperienza professionale, la preparazione, la volontà di operare bene e comunque le disposizioni interne che il comando di appartenenza da per rilevarli mettendo a disposizione degli stessi operatori un'adeguata modulistica. Un profano potrebbe effettivamente dire, se il codice della strada non dice altro allora vuol dire che alla fine rilevare un incidente è cosa che possono fare tutti, non è proprio così, le norme, in genere, vanno lette in modo sistematico con altre, come fossero un puzzle, faccio alcuni esempi per rendere meglio l'idea:

  1. uno degli obblighi della polizia stradale (art. 11 comma 1 lettera a) è quello di accertare eventuali violazioni in materia di circolazione stradale, ora se c'è stato un incidente stradale, molto probabilmente vi è stata una violazione a qualche norma del c.d.s. (non sempre perché ci possono essere incidenti non dipendenti dalla colpa degli utenti della strada), pertanto l'agente dovrà ricostruire l'incidente e procedere alle relative contestazioni permettendo così di aiutare le persone non responsabili ad essere risarcite dei danni subiti. Inoltre, come espressamente previsto dal C.d.S., esso va integrato con la legge 689/81, il quale art. 13 permette, ai fini degli accertamenti delle violazioni amministrative, di acquisire informazioni da chiunque, di procedere ad ispezioni e controlli sulle cose, ecc.
  2. quanto detto al punto 1 può essere valido in caso di incidenti stradali senza feriti, ma se invece ve ne sono? O addirittura muore qualcuno? La situazione si complica un pò, nel senso che subentra una vera e propria attività di polizia giudiziaria (la quale funzione è quella di acquisire le fonti di prova per l'accertamento del reato e metterle a disposizione del P.M., unico e vero titolare dell'azione penale). Ma in cosa consiste questa attività di p.g.? Come detto poc'anzi acquisire le fonti di prova, ma se manca una condizione di procedibilità? Nel senso che non si deve procede d'ufficio ma solo su querela di parte? Come spesso accade negli incidenti con feriti, dove la querela deve arrivare entro 90 giorni dalla notizia del fatto. Che facciamo? Se non raccogliamo subito le varie fonti di prova rischiamo di perderle, cioè posizione dei veicoli (accertamento urgente dello stato dei luoghi, con discrezionale sequestro probatorio dei veicoli,  art. 354 c.p.p.), sommarie informazioni rese da persone in grado di riferire in merito all'incidente nonché loro identificazione (artt. 349 e 351 c.p.p.), tutto quello che può essere utile come fonte di prova anche nominando ausiliari di p.g. (art. 348 c.p.p.), ecc., ma come dicevo prima manca la condizione di procedibilità, che comunque può sopraggiungere in un momento successivo, ecco allora che interviene l'art. 346 c.p.p. il quale ci dice che possiamo procedere a compiere atti previsti dall'art. 348 c.p.p. e seguenti in casi come questi.
Ma non è finita qui, un altro articolo (il 21 del regolamento di esecuzione del c.d.s.) ci dice che in caso di incidente con morti, le informazioni di cui al comma 4 art. 11 vengono rilasciate previo nulla osta dell'autorità giudiziaria e in caso di incidente con lesioni a persone esse vanno rilasciate in pendenza di un procedimento penale previa autorizzazione dell'autorità giudiziaria.
Come potete notare il rilevamento degli incidenti stradali prevede un coordinamento di molte norme che si trovano dislocate in vari testi, codice della strada, codice penale, di procedura penale, leggi sul procedimento delle sanzioni amministrative, persino il codice civile e di procedura civile. Quindi non è facile ,come potrebbe sembrare, rilevarli, anzi, tutt'altro. 

Detto questo parliamo del perché bisogna rilevare gli incidenti. Si rilevano perché qualcuno ha causato un incidente e quindi bisogna accertare le responsabilità amministrative, civili e/o penali, permettendo, con l'applicazione delle varie sanzioni di correggere il comportamento scorretto di chi ha sbagliato tutelando quel bene giuridico che è la regolare circolazione stradale la cui messa in pericolo incide notevolmente sullo Stato e i suo cittadini. Inoltre chi ha causato dei danni derivanti dalla circolazione stradale dei veicoli ha l'obbligo di risarcire il danneggiato, di tasca propria o tramite assicurazione, quindi l'intervento della polizia stradale ha la funzione di prevenire truffe ai danni delle compagnie assicurative.

Questa non è una guida ma una semplice riflessione su cosa sono gli incidenti stradali, su cosa vuol dire rilevarli, su come sia difficile e di grande impatto emotivo. In ogni caso è un'attività altamente professionale e qualificante.

Giuseppe Falcone
Agente ribelle

venerdì 11 maggio 2012

L'angolo della risata: "Scopelliti: esportare modello Calabria"

Ahahahahahahahahahahahahahahah, non ce la faccio più, basta, non ho mai riso tanto in vita mia, che buontempone che è, se non lo conoscessi direi che sta parlando sul serio. Come? ah, era serio? Allora le cose cambiano, sig. Scopelliti, non è forse che proprio in Calabria resiste questo stato di cose proprio perché non c'è coscienza civica tra i cittadini? Vorrei dire altro sul perché in Calabria la destra ancora continua a prendere consensi, ma preferisco che chi legge capisca da solo ed utilizzi non la fantasia ma l'intuito. Prima era il modello Reggio, ora il modello Calabria, mi auguro che non diventi presidente del Consiglio dei Ministri altrimenti che farà? Esporterà il modello Italia in tutto il mondo? Ma mi faccia il piacere!!!

Notizia fonte Strill.it


Giuseppe Falcone
Agente ribelle

giovedì 10 maggio 2012

Conoscere il Codice della Strada: la guida in stato di ebbrezza e i giovani

Come iniziare un articolo che parli di guida in stato di ebbrezza? Parlando dei morti che ci sono ormai non più solo il week end ma praticamente tutti i giorni, oppure parlando di come lo Stato, gli agenti della polizia stradale (Carabinieri, Polizia Municipale, Polizia di Stato, ecc) cercano di contrastare questa epidemia, perché ormai di questo si tratta, un'epidemia che dilaga peggio di un virus aeriforme. Io inizio dicendo che questo problema è comune a tutti i paesi del mondo, la differenza sta solo nel modo in cui la legge interviene. In America per esempio vieni immediatamente arrestato se guidi in stato di ebbrezza, indipendentemente dal tasso alcolemico. In Italia non è così, con il tempo pensavo che la reazione normale di un paese di fronte ad un bollettino di guerra fosse quella di inasprire in modo determinante la normativa, introducendo istituti per i casi di recidiva, quali la revoca a vita della patente, come l'arresto in flagranza di reato per un tasso alcolemico molto alto, eppure non è così, il legislatore ha avuto nel corso degli anni un atteggiamento epilettico, da inasprimenti (peraltro sempre lievi) a depenalizzazioni delle varie figure di reato. Ora l'ultima modifica ha introdotto, con un nuovo articolo, il 186 bis del Codice della Strada, cioè la tolleranza zero nei confronti di alcune categorie di conducenti:

  • i minori di anni 21;
  • chi ha la patente da meno di 3 anni;
  • i conducenti di autoveicoli con m.p.c. superiore a 3,5 tonnellate;
  • i conducenti professionisti.
cosa vuol dire questo? Che queste categorie non possono risultare con un tasso alcolemico superiore allo zero, cioè tolleranza zero, praticamente non può bere prima di mettersi alla guida. Cosa comporta la violazione di questa norma? La commissione di un reato? No, solo sanzioni amministrative, quindi una sanzione pecuniaria oltre a sanzioni accessorie. Non solo ma la prima ipotesi dell'art. 186 del C.d.S. che prima era reato è stato depenalizzato, quindi solo sanzione amministrativa, riassumendo:

  • da 0,00 a 0,50 g/l di alcol = sanzioni amministrative solo per le categorie elencate sopra (art. 186 bis);
  • da 0,50 a 0,80 g/l di alcol = sanzioni amministrative per tutti (per le categorie sopra elencate è previsto un aumento della sanzione come aggravante) artt. 186 comma 2 lettera a + 186 bis;
  • da 0,80 a 1,50 g/l di alcol = reato, denuncia all'autorità giudiziaria per tutti (per le categorie sopra elencate è previsto un aumento delle pene previste aumentate come aggravante) artt. 186 comma 2 lettera b + 186 bis;
  • superiore ad 1,50 g/l di alcol =  reato, denuncia all'autorità giudiziaria per tutti (per le categorie sopra elencate è previsto un aumento delle pene previste aumentate come aggravante) artt. 186 comma 2 lettera c + 186 bis;
Ovviamente c'è sempre il rifiuto a sottoporsi all'accertamento con l'etilometro che comporta la denuncia e l'applicazione delle sanzioni previste per l'art. 186 comma 2 lettera c del C.d.S.

Come potete notare la normativa è alquanto complessa, io mi sono soffermato in modo generico sul tema, ma ve lo posso assicurare, e gli addetti ai lavori, i colleghi, lo sanno. Io mi auguro che il Parlamento operi in favore della sicurezza stradale e non di quelle lobby che rappresentano gli interessi dei venditori di alcol o dei locali serali e notturni. Inoltre ragazzi, se guidate non bevete, se bevete non guidate, vi raccomando.





Giuseppe Falcone
Agente ribelle

Un altro video della polizia locale



Un altro bel video della polizia locale trovato su YouTube


Giuseppe Falcone
Agente ribelle

Continua: aggressione alle divise

Riprendendo il discorso sulle aggressioni alle divise (vedi post del 2 maggio 2012) l'ASAPS ha riportato alcuni dati preoccupanti e cioè che nell'anno 2011 sono state registrate 2230 aggressioni fisiche ad operatori di polizia, in pratica ogni 4 ore viene stilato un referto medico. Ovviamente ci sono violenze di cui non si sa nulla perché a volte capita che l'operatore di polizia evita di farsi curare. Leggete la notizia e vedete le altre statistiche.






Giuseppe Falcone
Agente ribelle

mercoledì 9 maggio 2012

Riforma della polizia locale. Quando arriverà?

Traggo spunto dalla storia di cui inserisco il link per dire cosa penso relativamente alla mancata riforma della polizia locale. L'attuale legge risale all'86 la numero 65 (L. 65/86). Già da allora, quando fu approvata, si pensava a modificarla perché non rispondeva alle reali esigenze della comunità in cui operava ed opera, soprattutto per la mancanza di tutele giuridiche che gli operatori subivano. Una piccola premessa, gli agenti della polizia municipale hanno in tutto e per tutto le stesse qualifiche delle altre forze di polizia, sono agenti di polizia giudiziaria, agenti di pubblica sicurezza (in ausilio quando richiesto), agenti di polizia stradale, agenti di polizia amministrativa, etc., l'unica differenza è nel territorio, in quanto operano funzionalmente solo nell'ambito del comune di appartenenza e nel tempo, svolgendo funzioni di polizia giudiziaria solo durante il servizio. Come avrete notato stesso carico di lavoro, ma senza offesa, molto più usurante del loro in quanto svolgendo i classici compiti di istituto, quale la polizia stradale e quindi viabilità, siamo più soggetti a malesseri fisici. Una delle prime cose strane è che nonostante quanto appena detto, noi non percepiamo una indennità di usura che invece prendono le altre forze di polizia (perché mai???), non abbiamo indennità di polizia giudiziaria come gli altri colleghi, percepiamo una indennità onnicomprensiva detta di vigilanza che dovrebbe compensare le varie funzioni sopra dette. L'arma in dotazione se per errore, fuori servizio, usciamo dal territorio di appartenenza, commetteremmo un reato (fortunatamente putativo) perché noi l'arma la possiamo portare anche fuori servizio ma sempre e solo nel Comune da cui dipendiamo, assurdo no? Poi, esistono polizie locali di primo e secondo ordine ma anche di terzo e quarto ordine, cosa voglio dire? Che la polizia locale di Milano è diversa da quella di Reggio Calabria, quella di Bergamo altrettanto rispetto a quella di Messina, etc., ciò si traduce in organizzazione lavorativa diversa, migliore efficienza, migliori condizioni lavorative, più soddisfazione economica, e così via. E' da parecchi anni che si parla di riforma della polizia locale, come anche di ridurre le varie forze di polizia secondo una direttiva dell'Unione Europea, visto che l'Italia è l'unico paese con tante polizie con compiti che si sovrappongono inutilmente, quindi perché non utilizzare il modello americano, una polizia di stato che si occupa di reati importanti e che richiedono il coordinamento nazionale e con il resto del mondo ed una polizia appunto locale che si occupa di microcriminalità, di preservare la tranquillità della comunità in cui opera, ovviamente coordinando il tutto con le la polizia di stato, insomma una fbi all'italiana e una polizia stile NYPD. Non è fantascienza, anzi, quindi accorpamento dei carabinieri, della polizia di stato, della guardia di finanza, del corpo forestale in un unico corpo con all'interno varie specializzazioni ed una polizia locale magari a livello regionale. In Parlamento ci sono depositate varie proposte di legge e disegni di legge inerenti la riforma, alcune ad iniziativa popolare altre da parte di alcuni parlamentari, ma sono ferme, ogni tanto se ne parla ma poi tutto si ferma, a nessuno interessa. Poi si mettono le amministrazioni locali a complicare il tutto, utilizzando per propri fini gli operatori della polizia municipale, decidendo cosa è giusto e cosa no. Insomma, cari politici, muovetevi, ora sono 26 anni che aspettiamo.

Notizia: fonte ASAPS

Giuseppe Falcone
Agente ribelle

Novità sindacale: l'amministrazione di Reggio Calabria si sta per incazzare!!! Miii che pauuuuura.

Breve sunto delle vicende: l'amministrazione di Reggio Calabria i primi di aprile convoca le organizzazioni sindacali e l'RSU per elencare le determinazioni degli ispettori ministeriali relativamente ai punti che riguardano gli impiegati, la PEO, le indennità di disagio, le festività e altro ancora, dicendo che sono illegittime. Noi invece diciamo che è tutto legittimo e chiediamo contestualmente di darsi da fare per cercare di determinare il fondo 2011 e 2012 nonché il nuovo contratto decentrato chiedendo delle nuove riunioni a breve. L'amministrazione (nella persona del Dott. Emilio, segretario generale) dice che così sarà anche per dar vita ad un nuovo percorso di relazioni sindacali improntate sul rispetto e sulla trasparenza. Noi pensiamo, finalmente si inizia a lavorare per bene. Come non detto, per ben tre volte nell'arco di un mese, la riunione da noi sindacalisti richiesta, è stata rinviata (ora se ne parla per lunedì 14 maggio 2012 ore 15.00). Oggi, 9 maggio 2012, arriva dal Comune una e-mail con allegato un documento in cui si chiede per quale motivo, nonostante alla riunione dei primi di aprile loro avessero chiesto di rideterminare il contratto decentrato nelle parti che, a dir loro, sono nulle (come dice l'ispezione ministeriale), noi, non abbiamo ancora preso delle decisioni, percependo peraltro un certo che di perentorietà nei toni usati visto il termine ultimo che è stato dato nella lettera, 16 maggio 2012. Ora vorrei fare alcune considerazioni, perché mi sono proprio stancato di essere preso in giro e come io penso anche gli altri colleghi:

  1. Stiamo chiedendo da tempo la riunione con l'amministrazione per discutere dei problemi economici che investono i lavoratori e loro rinviano in continuazione, ora ci danno loro un termine ultimo per prendere delle decisioni.
  2. Per quanto riguarda le parti del contratto decentrato che a dire dell'ispezione ministeriale sono illegittime, noi abbiamo già preso a suo tempo una posizione, abbiamo detto che sono legittime e pertanto se ritengono di non applicare (cosa che ingiustamente stanno facendo dal momento che non esiste in questo caso il principio dell'autotutela) si devono rivolgere al giudice del lavoro, unico organo giurisdizionale competente a dichiarare l'illegittimità del contratto o di parti di esso, e la relazione del ministero non ha alcuna valenza per noi impiegati.
Cari signori del Comune di Reggio Calabria, io capisco che è un problema per voi, ma dovete semplicemente andare dal giudice e fare valere le vostre ragioni perché noi le abbiamo già espresse le nostre intenzioni e fino a che non vi sarà una sentenza di quest'organo dovete pagare regolarmente tutto. Siamo sicuri della regolarità del contratto, forti anche di alcune recentissime sentenze. BUON LAVORO.

Giuseppe Falcone
Agente ribelle

martedì 8 maggio 2012

Più sicurezza per gli agenti della polizia municipale di Reggio Calabria

In allegato fronte e retro della lettera inviata al Dott. Alfredo Priolo, dirigente della polizia municipale di Reggio Calabria. Confido in una sua risposta.


Giuseppe Falcone
Agente ribelle






Ennesimo rinvio

Il Comune di Reggio Calabria ha rinviato per l'ennesima volta la riunione con le organizzazioni sindacali, riunione da noi stessi richiesta per discutere in modo definitivo dei tanti problemi economici e non che toccano i lavoratori dell'amministrazione. Ovviamente per il Comune, il caro sig. Sindaco nonché per il Segretario Generale i nostri problemi non sono tali, tanto da decidere di posticipare l'incontro per la terza volta. Ma sono sicuro che riusciremo a levare in altro i nostri cori di protesta.

Giuseppe Falcone
Agente ribelle

lunedì 7 maggio 2012

La polizia locale di Milano blocca la vendita di assicurazioni false

Assicurare il veicolo destinato alla circolazione su aree pubbliche o ad uso pubblico è obbligatorio (art. 193 C.d.S.) pena una sanzione amministrativa oltre al sequestro dello stesso. A Milano la polizia locale ha interrotto un giro di vendita di assicurazioni false fatte da un broker assicurativo. L'assicuratore, cavalcando l'onda dello scontento dei conducenti a causa del continuo aumento delle polizze, le vendeva a prezzo bassissimo. Ora una piccola riflessione soprattutto per chi acquista queste false polizze, magari potrete, e non sempre, sfuggire al controllo degli organi di polizia stradale, ma nel momento in cui rimanete coinvolti in un incidente stradale? Non siete coperti e dovete personalmente pagare il danno oltre alle responsabilità penali ed amministrative dovute all'uso di documenti false. State attenti, forse è meglio camminare a piedi o usare i mezzi pubblici, risparmiate i soldi e aiutate la natura.

Fonte notizia: ASAPS

Giuseppe Falcone
Agente ribelle

Recensioni libri professionali: Diritto di Polizia Giudiziaria

Il nostro lavoro, quello di agente di polizia, prevede e necessita di una basilare conoscenza del diritto in generale (dai principi costituzionali al diritto penale sostanziale e processuale, dal diritto amministrativo al privato). Questa formazione purtroppo non sempre arriva dall'amministrazione di appartenenza e comunque se arriva è sempre poca rispetto alle reali necessità, quindi cosa fare? Oltre a richiedere con insistenza la formazione, anche attraverso i sindacati, preoccuparsi personalmente di istruirsi, di leggere, di curiosare qui e la anche grazie ad internet. Io consiglio, anche per soddisfazione personale, di acquistare qualche testo professionale, personalmente ho una biblioteca giuridica che contiene oltre ai testi universitari, anche tomi professionali che toccano tutti i settori di intervento in cui dobbiamo operare. Uno dei testi più interessanti che io abbia letto e a cui tengo è quello che vedete nella immagine: Diritto di Polizia Giudiziaria della Laurus Robuffo di Vito Ingletti, testo che è stato adottato da moltissime scuole di polizia (compreso Carabinieri, Polizia di Stato e tanti comandi di Polizia Municipale e Locale). Si parla dei principi che riguardano il diritto penale e la procedura penale collegati alla Costituzione, si parla di tutta l'attività di polizia giudiziaria, del pubblico ministero e di tutti gli istituti che da esso dipendono. Si parla inoltre dei reati più importanti cui un operatore di polizia potrà avere a che fare ed infine della polizia di sicurezza (TULPS, ecc.). Io lo consiglio vivamente perché è un testo completo e lo ritengo un piccolo investimento. (Euro 45,00).



Giuseppe Falcone
Agente ribelle

domenica 6 maggio 2012

Conoscere il Codice della Strada: la revisione dei veicoli

I possessori di autoveicoli e/o motoveicoli sanno che devono sottoporre i propri mezzi a revisione secondo le regole del Codice della Strada. La revisione è una procedura che permette di verificare (da parte della Motorizzazione Civile o di officine autorizzate) la regolare funzionalità del veicolo sottoponendolo a controlli specifici:





  • battistrada pneumatici;
  • impianti di frenatura;
  • segnalatori acustici;
  • segnalatori visivi;
  • sistema di emissione gas;
  • carrozzeria in buono stato d'uso;
  • vetri senza lesioni;
  • targa e telaio regolari;
  • in generale i dispositivi vari.

L'art. 79 del C.d.S. prevede sanzioni da 80 euro a 318 euro per chiunque circola con veicoli non efficienti.

Ma la revisione quando si fa? A ciò provvede l'art. 80 del C.d.S. il quale dice che gli autoveicoli con massa a pieno carico non superiore a 3,5 tonnellate la devono fare la prima volta a quattro anni dall'immatricolazione e successivamente ogni due anni. I veicoli con m.p.c. superiori a 3,5 tonnellate e i veicoli con trasporto persone superiore a nove compreso il conducente, la devono fare ogni anno (a partire dalla prima immatricolazione). Per quanto riguarda i ciclomotori e i motocicli valgono le regole degli autoveicoli con m.p.c. non superiore a 3,5 tonnellate. Inoltre categorie particolari di veicoli non rientranti tra quelli appena elencati devono essere sottoposti a revisione secondo dei decreti ministeriali che di volta in volta escono.

Chi non osserva l'obbligo della revisione è soggetto ad una sanzione da euro 159 a euro 639, se la revisione è stata omessa per più di una volta allora la sanzione è raddoppiata. Non è previsto più il ritiro della carta di circolazione con il relativo invio alla Motorizzazione Civile ma la semplice annotazione sulla stessa della sospensione dalla circolazione del veicolo da parte dell'organo di polizia stradale fino a quando non lo sottoporrà a revisione, e la carta rimarrà nella disponibilità del conducente. La revisione si potrà fare presso una qualsiasi officina autorizzata e non più obbligatoriamente alla Motorizzazione. Ricordate che una volta sospeso il veicolo non potrà circolare tranne il momento in cui dovrete andare a fare la revisione.

Fatta questa breve guida sulla revisione, sappiate che la funzione della stessa è quella di garantire la sicurezza stradale ed evitare sinistri stradali, infatti sappiate che la polizia stradale può sempre segnalare al Dipartimento della Motorizzazione eventuali veicoli che potrebbero non avere le condizioni di sicurezza per circolare.

Giuseppe Falcone
Agente ribelle

Un tributo agli agenti della polizia municipale (locale)

Un video molto bello dedicato agli operatori della polizia municipale (o locale) in cui si evidenziano i settori in cui intervengono (cioè tutti). Ho scoperto guardando questo video che ci sono delle immagini di colleghe di Reggio Calabria, vediamo chi scopre quali sono le immagini.

Giuseppe Falcone
Agente ribelle

Fare il dito medio al poliziotto... "è consentito" !!!

Se indossate una divisa e qualcuno, mentre state facendo il vostro lavoro, "INVOLONTARIAMENTE" alza il dito medio dirigendolo verso di voi, fate finta di niente, tanto non commette alcunché (nessun reato, nessuna sanzione amministrativa) a meno che non lo faccia davanti a tanta gente, eh si, perché l'offesa sia tale da integrare il reato di oltraggio a pubblico ufficiale, deve essere compiuto in presenza di più persone e comunque legato all'attività che l'agente sta facendo. Forse sarebbe stato meglio non reintrodurre il reato che prima era stato abolito visto che ci sono troppi presupposti della condotta (art. 341 bis del C.P.). La situazione è disarmante, c'è un garantismo assoluto nei confronti di chi delinque, garantismo che non esiste in nessun'altra parte del mondo.

Leggi notizia sul sito ASAPS

Giuseppe Falcone
Agente ribelle

sabato 5 maggio 2012

Attività sindacale!!!

In data 4 maggio 2012, il sottoscritto rappresentante sindacale ha presentato al sig. comandante della polizia municipale di Reggio Calabria una lettera in cui si richiede un intervento tempestivo per far fronte al fenomeno insicurezza che vi è all'interno del comando. Mi auguro che il dottore la prenda in considerazione e valuti attentamente i problemi nel documento elencati.

Giuseppe Falcone
Agente ribelle

mercoledì 2 maggio 2012

Aggressione alle divise!!!

Non è ancora iniziata la stagione estiva che già la sera e la notte per le vie della città di Reggio Calabria si respira aria da Bronx. Visitando il sito newz.it ho trovato un articolo di oggi (2 maggio 2012) sull'ennesimo episodio di "cronaca nera" verificatosi a dei colleghi della polizia municipale, anche questa volta finita in modo, diciamo, tranquillo. Sunto dell'evento: i colleghi, con grande spirito professionale, vedono sul corso Matteotti intersezione via Giudecca dei ragazzi che stavano spintonandosi (si stava per verificare una rissa) e giustamente si fermano per calmare gli animi ma, totalmente ubriachi, hanno pensato di circondare il veicolo e creare altri problemi, allora  i colleghi hanno chiamato rinforzi ed è sopraggiunta una gazzella dei carabinieri facendo scappare, al loro arrivo i soggetti, tranne uno che ha pensato bene di cercare di entrare sul veicolo della polizia municipale e facendo resistenza è stato poi denunciato all'autorità giudiziaria (a piede libero così come ha disposto il P.M. di turno) per resistenza a pubblico ufficiale. Questi fatti mi preoccupano molto, c'è un'aggressività nei confronti di chi indossa le divise che non conosce limiti, ma questo è un fenomeno diffuso in tutta Italia, addirittura l'ASAPS - Associrazione Sostenitori Amici Polizia Stradale (www.asaps.it) ha creato un osservatorio chiamato (Sbirri Pikkiati) dove si raccolgono tutti gli episodi di aggressione alle divise. Ci sono numeri impressionanti e ancora più brutto è il fatto che tutto questo non tende a diminuire. Ma io chiedo due cose, una ai giovani e non giovani, ma come CAZZO vi permettete? Di aggredire degli agenti di polizia ? E per cosa? Solo perché siete ubriachi e dei coglioni? Io sono per l'inviolabilità dei diritti individuali dell'uomo, ma ogni calcio nel culo che vi davo...!!! Usciamo per guadagnare i nostri 1200 euro al mese, lavoriamo la notte, andiamo sempre avanti e indietro, e poi dobbiamo rischiare una coltellata, di essere malmenati, offesi da qualche ominide primordiale ? Ma non se ne parla proprio. E la seconda cosa la vorrei dire all'amministrazione. Vi rendete conto che bisogna rivedere un pò tutto quanto all'interno della polizia municipale? Lei, comandante, non pensa che dovrebbe tutelare i suoi uomini e cercare di garantire maggiore sicurezza? Come? Esistono tanti modi, nuove modalità di intervento su certi episodi, maggiore formazione, le pattuglie, la notte, che sia composta da tre unità e non due (quindi riduciamo i veicoli da 3 a 2 risparmiando benzina e gomme aumentando la sicurezza degli agenti), a Milano la notte è così. Non ci vuole molto, è a spese zero, e poi corsi di tecniche operative. Dobbiamo aspettare che capiti la tragedia? Spero di no.

Notizia dell'episodio

martedì 1 maggio 2012

Ma i ragazzi di oggi...

Che bella gioventù. Si, dico sul serio, non è sarcasmo, me ne guarderei bene dal farlo. Oggi grazie al piacere di sentirsi belli, di essere eleganti, grazie al grado di scolarizzazione abbastanza alto, grazie ad internet che ci permette di poter usufruire "gratuitamente" del sapere universale, grazie allo sviluppo dei mezzi di trasporto sempre più veloci ed economici accorciando notevolmente i tempi di percorrenza da un punto ad un altro del globo, ci ritroviamo dei ragazzi preparati, con il loro "piccolo" bagaglio di esperienze, pronti a tenere testa al cambiamento continuo e veloce del sistema "società". Io personalmente, tutto sommato sono contento che sia così, ma perché dico "tutto sommato" ? Mi sono reso conto (parere personale) che questa presunzione, da parte dei giovani, di sapere tutto, di avere pronta ogni risposta, di pensare di essere in grado da soli di poter affrontare la vita per il solo fatto di avere 18 anni, come se il raggiungimento di tale età comporti automaticamente, quasi per magia, la capacità di essere indipendenti e l'acquisto della maturità. Ebbene non è così. Ai ragazzi oggi sembrano stare strette le famiglie, perché i genitori si preoccupano, perché cercano di avere una certa ingerenza, giustamente, nella loro vita per cercare di guidarla al meglio, consigliandoli, ma loro invece rispondono sempre scocciati, come se essi sapessero già cosa stanno facendo e cosa dovranno fare. Ebbene non è così. Io (come gli altri colleghi) con il lavoro che faccio ne vedo di tutti i colori, sto a contatto con le persone e di conseguenza con i ragazzi (piccoli e grandi) e mi sono reso conto che hanno molto poco rispetto delle istituzioni (per non parlare della scarsa fiducia in esse), quando si confrontano con noi agenti lo fanno con molta disinvoltura (ed è un bene) ma a volte un pò troppa (ed è male) perché parlano già prevenuti, come se relazionandosi con noi pensano di contestare lo Stato, l'autorità, cercando di dimostrare in modo spavaldo ragioni che esulano dal contesto specifico, scopiazzando frasi e comportamenti che appartengono a ben altri movimenti e ragioni, questo non vuol dire essere maturi ma non avere una proprio personalità, non avere spirito ed è sintomo di un forte condizionamento che promana dall'enorme mole di informazioni che circolano sul web, cavalcando l'onda dell'anti-Stato e dell'emotività più imbranata. Io agente di polizia municipale, mi sono permesso di dire alle 3.50 del mattino ad una ragazza di circa 18 anni, in compagnia di alcune sue amiche, intente a parlare ad alta voce, di non fare rumore, ebbene in tutta risposta sono stato mandato a quel paese (era anche un pò euforica causa alcol), ovviamente ho fatto tutti gli atti che ne sono conseguiti. Ma io dico, un ragazzo/a intelligente dovrebbe avere la capacità (visto che si reputano così) di ragionare con la propria testa, non scopiazzare gli altri, perché quello che vorrebbero fare è uscire fuori dagli schemi, essendo originali, ma invece così si uniformano e si omologano contraddicendo il loro stesso spirito di ribellione. Ragazzi, siate belli, intelligenti, colti, pronti a non abbassare mai la testa davanti all'ingiustizia, ma riflettete, sempre.


Giuseppe Falcone
Agente ribelle