sabato 28 aprile 2012

Non vedo, non sento, non parlo quindi non faccio niente!

Sabato 28 aprile 2012, una giornata bellissima, i cittadini iniziano a godersi i primi assaggi di quella che sarà, come sempre, un'estate calda. Dietro la spensieratezza di tutti, ma proprio di tutti, come ogni giorno, ci sono tante altre persone che lavorano affinché ciò possa avvenire senza problemi, mi riferisco alle cosiddette Forze dell'Ordine, non fanno eccezione gli agenti della Polizia Municipale di Reggio Calabria. Oggi è successo un episodio ad un collega, di cui non do le generalità per correttezza, che poteva diventare una vera tragedia. Incomincio con una premessa, esiste un'istituto che è il T.S.O. (acronimo di Trattamento Sanitario Obbligatorio) che consiste in un'ordinanza fatta dal sindaco su richiesta e convalida di due dottori con cui si sottopone a trattamento sanitario obbligatorio chi versa in condizioni psico-fisiche tali da richiedere delle cure e il paziente si rifiuta di riceverle. Essendoci una norma costituzionale (art. 32) che vieta di sottoporre a T.S.O. chi non vuole se non in forza di un provvedimento di una determinata autorità, in questo caso il sindaco, si deve attuare questa procedura. Finita la premessa torno ai fatti di oggi, una pattuglia composta da tre colleghi è stata inviata (come accade spesso) per dare corso ad un'ordinanza di T.S.O. nei confronti di un uomo di circa 36 anni in quanto affetto da problemi di natura psichica, giunti sul posto, i colleghi entrano nell'appartamento dove trovano la madre e il paziente, quest'ultimo in pochi secondi prende da un cassetto un cacciavite e sferra un fendente dall'alto verso il basso su di un collega ferendolo sulla nuca di striscio e finendo la corsa del cacciavite sulla spalla lato sinistro, repentinamente gli altri due colleghi bloccano il soggetto e lo immobilizzano unitamente all'altro collega ferito, tanto, data la resistenza, da ferirsi anche al braccio destro. Il paziente, una volta ammanettato veniva condotto sull'ambulanza e trasportato presso il reparto di psichiatria dell'ospedale ultimando pertanto l'ordinanza di T.S.O. mentre il collega ferito, contemporaneamente veniva accompagnato anch'esso al pronto soccorso dove veniva medicato, gli venivano applicati dei punti e ingessato il braccio. Perché ho detto tutto questo? Si lo so, è il nostro lavoro, sottopagato ma è il nostro lavoro e lo facciamo con dignità, passione e senza fare conto dei rischi cui andiamo incontro giornalmente, ma questo episodio che per pura fortuna non ha assunto le vesti di una tragedia (bastava che il colpo con il cacciavite fosse stato dato pochi centimetri più sotto colpendo la vena giugulare, o magari un occhio, o altro punto vitale) mi permette di trarre lo spunto per fare alcune riflessioni sul nostro lavoro. Avendo avuto esperienza lavorativa al nord come agente di polizia locale mi posso permettere di poter fare dei confronti e di dire che la cultura della polizia locale o municipale al sud è ben al di sotto della soglia minima, non solo da parte dei cittadini ma anche e soprattutto da parte delle istituzioni (Comune, Regione), nel comando dove prima lavoravo vi erano grandi investimenti per la fornitura di idonee attrezzature per far fronte a tutte le esigenze professionali e soprattutto investimenti per la formazione degli agenti. Qui al sud, in Calabria e soprattutto a Reggio Calabria TUTTI ma proprio TUTTI se ne fregano, la Regione (che è competente in materia di polizia locale, art. 117 Costituzione) non investe un solo centesimo per la polizia municipale (investe in altri settori più interessanti e attraenti), il Comune di Reggio Calabria men che meno. L'episodio di oggi si sarebbe potuto evitare se solo il collega fosse stato munito dell'apposita attrezzatura di protezione per l'esecuzione di T.S.O., se fosse stato regolarmente aggiornato sulle tecniche operative finalizzate a contrastare queste situazioni, ma ovviamente non ci sono fondi per la sicurezza degli agenti della polizia municipale, basti pensare, come ho già detto in un post precedente, che noi agenti turnisti del radiomobile vantiamo un credito che si aggira a 4000 euro circa per mancato pagamento di indennità varie da oltre un anno, e ovviamente, se non ci danno l'ordinario possiamo pretendere qualcosa di straordinario? Essendo sindacalista, dirò tutto questo nelle sedi opportune, ma un appello generale lo voglio fare a chiunque mi leggerà, spero anche il sindaco e il governatore, non sarebbe il caso di pensare ai problemi di noi agenti della polizia municipale, alla nostra sicurezza, la nostra formazione e la nostra gratificazione economica? Non abbiamo indennità particolari che coprono i nostri rischi, siamo alla mercé di tutti. Egregio signor sindaco, Lei, dall'elezione ad oggi, né in veste di sindaco né in quella di assessore alla polizia municipale (si è trattenuto la delega alla polizia municipale), è mai venuto a trovarci al comando, non è mai venuto a fare un saluto di inizio lavoro, non ci ha mai detto: "cari collaboratori, io sono il nuovo sindaco, iniziamo insieme questa nuova avventura", non ci ha mai chiesto se ci fossero problemi nel nostro lavoro, non ha mai speso un solo centesimo in più per la polizia municipale se non che per lo stipendio (senza indennità), investimenti che si sarebbero tradotti in servizi più efficienti e di qualità ai cittadini, abbiamo problemi di sicurezza enormi, non abbiamo quasi più veicoli, è una vita che chiediamo una cella di sicurezza al comando, abbiamo il vestiario vecchio da anni, non facciamo esercitazioni di tiro da anni, non un corso di aggiornamento, non una visita medica per sapere come stiamo (non è stato nominato neanche il medico competente), l'unica cosa che ci sa dire è: "NON CI SONO SOLDI", però i soldi per pagare i dirigenti esterni o per altri compensi li trova. CHE DELUSIONE, CHE AMAREZZA, SOLO PAROLE. UN SALUTO AL COLLEGA, CIAO NINI', RIPRENDITI, SEI TUTTI NOI!!!

Giuseppe Falcone
Agente ribelle

mercoledì 25 aprile 2012

Politicanti

Fare politica, per molti oggi vuol dire entrare in un sistema di privilegi tali da farli elevare a quasi divinità. Molti che fanno politica non sanno neanche l'etimo della parola politica, essa vuol dire amministrare una società, utilizzando un termine noto a molti "l'arte di governare le società", bhe, di arte vedo molto poco oggi, non c'è proprio niente, anzi. Sconfortante, deprimente. Il politico di oggi, che si tratti di un governo locale ovvero di quello centrale, ha come obbiettivo non il benessere dei consociati, ma bensì quelli propri e di coloro i quali, realmente rappresenta, lobby di potenti società o organizzazioni massoniche e non invece i cittadini che lo hanno eletto. Ciò che mi fa molta rabbia, oggi, è che nonostante si sia consapevoli di chi sono le persone che fanno politica (che parolona!!!) e vediamo che del nostro reale benessere frega proprio niente, siamo pronti a rieleggerli, addirittura promuovendoli a scranni sempre più alti, magari da sindaco a governatore (e sicuramente da governatore a parlamentare o addirittura ministro o sottosegretario il passo è breve). Perché non facciamo niente? Perché questo silenzio che incenerisce la nostra dignità? Questo stato di cose ci disumanizza, ci toglie la nostra vera identità cioè quella di uomini dello Stato. L'articolo uno della nostra Costituzione dice che "... la sovranità appartiene al popolo... ", quindi perché non riappropriarci di questo potere veramente? Perché non mandiamo a casa questi politici mafiosi e collusi a calci nel culo? Mi auguro che la commissione d'accesso del Comune di Reggio Calabria mandi a casa questo ciarpame di politici, intanto i poveri rimarranno ancora poveri e forse i ricchi (arricchitisi disonestamente) non ruberanno più e magari restituiranno un pò di cose alla società!!!

Giuseppe Falcone
Agente ribelle

Onorabilità del Comune di Reggio Calabria

Comune di Reggio Calabria, terra dove nasce il famoso "MODELLO REGGIO" creato dal benemerito Giuseppe Scopelliti (Gloria a te o supremo dei supremi)!!!


















Giuseppe Falcone
Agente ribelle

Convocazione dell'RSU (ma dite per davvero?)

In data 5 aprile 2012 l'RSU è stata convocata dall'amministrazione di Reggio Calabria per parlare ad essa delle determinazioni degli ispettori ministeriali. Per il caro Dott. Emilio, Segretario Generale ( o Dirigente Generale o City Manager), in qualsiasi modo si voglia far chiamare o voi volete chiamarlo, il problema più importante era la cosiddetta PEO (Progressione Economica Orizzontale) perché contestata dagli ispettori. Neanche una parola su tutti gli altri punti della relazione degli ispettori, cioè somme non dovute a dirigenti, bilanci non veritieri, patto di stabilità quasi mai rispettato, ecc. Ovvio, non poteva essere altrimenti. Quindi ha chiesto aiuto ai sindacati e all'RSU per uscirne fuori. Io dico, ma con i soldi che si prende il segretario generale (centinaia di migliaia di euro l'anno) perchè non ci pensa lui visto che è pagato appunto per questo? Io sindacalista difendo i diritti dei lavoratori non dell'amministrazione. Sono consapevole che se l'amministrazione ha difficoltà economiche allora bisogna far quadrato e cercare di uscire fuori dal caos, ma bisogna volerlo e non mi sembra che il comune di Reggio ne abbia voglia date le spese folli che continua a fare. Egregio Dott. Emilio, io stamattina mi sono visto allo specchio e  tra le tante cose che ho notato (che ho la barba lunga, che non sono Brad Pitt) mi sono reso conto di non avere neanche l'anello al naso, fortunatamente.


Giuseppe Falcone
Agente Ribelle

Agente Ribelle

Giuseppe Falcone, anni 37, nato a Reggio Calabria ed ivi residente. Lavoro nella polizia municipale di Reggio Calabria, dopo un'esperienza di circa 4 anni e mezzo nella polizia locale di un consorzio bergamasco. Da quest'anno rappresentante sindacale (eletto nell'RSU) nella speranza di far sentire alta la voce di una categoria di oppressi che è quella degli agenti della polizia municipale. Perché oppressi? Presto detto, è vero, rispetto a tanti altri che il lavoro non ce l'hanno o l'hanno perso possiamo ritenerci un pò più fortunati ma apparteniamo comunque a quella categoria (hanno fatto anche un film) di ragazzi a mille euro al mese (in effetti siamo a 1200-1300 euro) ma la differenza minima non ci fa cambiare di classe anzi. Perché sono arrabbiato? Perché l'amministrazione di Reggio Calabria non paga regolarmente le indennità e tante altre voci agli impiegati del comune in genere ma soprattutto agli agenti della polizia municipale che ne ha molte di più. Perché non paga? Formalmente o perché è in una situazione economica prossima al dissesto, o perché non è stato costituito il fondo da cui attingere le risorse economiche. Cosa dovrebbe pagare? Tante voci, per citarne alcune e tra le più importanti (mi riferisco sempre agli agenti della polizia municipale):


  • turnazione (la turnazione è una indennità spettante per il disagio che deriva dall'articolazione oraria diversa rispetto agli altri prevista dal CCNL), ad oggi gli agenti turnisti della polizia municipale vantano una turnazione arretrata parti a quasi 12 mesi (si proprio un anno);
  • indennità di disagio (è una indennità che è stata stabilita a livello di contrattazione decentrata, cioè un accordo locale tra lavoratori e amministrazione per far fronte a particolari disagi e necessità che non possono essere conosciute da chi stipula il contratto nazionale), è circa 1 anno e mezzo e forse più che non la percepiamo e si tratta di una somma di 6 euro al giorno per chi effettua almeno 3 ore esterne, sono anche qui tanti bei soldini;
  • produttività, molti sanno che consiste in una sorta di premio economico ed incentivante per chi ha prodotto e raggiunto degli obiettivi durante il lavoro, noi a reggio non percepiamo questo premio (previsto dal contratto nazionale) da almeno 4-5 anni;
  • riconoscimento del festivo infrasettimanale per i turnisti (secondo l'amministrazione noi turnisti siccome prendiamo l'indennità di turnazione che però compensa solo il disagio per l'articolazione oraria, non abbiamo diritto al giorno di riposo nei festivi infrasettimanali, cioè Natale, Pasqua, Liberazione, 1° maggio, ecc., è un giorno come altri, mentre chi fa settimana corta se ne può stare a casa), la Cassazione dice tutt'altro, cioè è cumulabile, l'amministrazione di Reggio invece dice di no;
  • buoni pasto, un tavolo tecnico aveva accordato il riconoscimento di esso anche per chi effettuava turni disagiati e non solo per chi faceva rientro (vedi pronto intervento della polizia municipale).
Questi sono solo alcuni dei problemi economici che pesano su noi lavoratori della polizia municipale, ve ne sono altri che riguardano la sicurezza, la salute, la formazione.
Pensate a noi del pronto intervento che lavoriamo con turno in quinta (ogni settimana facciamo la notte), i festivi sono giorni come altri, Natale, Capodanno, ecc. lavoro senza avere un centesimo di più e senza poter recuperare a parte quel giorno, a fronte di questi disagi non solo non percepiamo niente di più ma neanche quello che è già nostro per legge ci viene dato mentre al Comune di Reggio Calabria si continua a spendere e spendere e spendere, si danno incarichi strapagati a persone esterne creando nuove figure (RESPONSABILE DI VICE GABINETTO?????????????? AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA). Noi agenti della polizia municipale e soprattutto del pronto intervento non ne possiamo più, vogliamo i soldi che abbiamo guadagnato, quei pochi soldi che magari non ci faranno diventare ricchi come VOI ma che ci permetteranno di affrontare con dignità i problemi della vita, una rata da pagare, le tasse universitarie, i libri, vestiti, la benzina che aumenta, se pensate che togliendoci i soldi ci toglierete la nostra DIGNITA' vi sbagliate di grosso, perché caso mai l'avete già persa voi.

GIUSEPPE FALCONE
Agente ribelle della polizia municipale di Reggio Calabria