mercoledì 15 agosto 2012

Il coraggio di denunciare

Tra ieri e oggi è stata pubblicata, su alcune testate giornalistiche (cartacee e on line), una lettera aperta di un gruppo di agenti della polizia municipale di Reggio Calabra. Questa lettera tende a condannare vivamente il comportamento dell'amministrazione reggina nei confronti degli agenti della polizia municipale, evidentemente non hanno mai capito che data la delicatezza dei compiti da noi svolti, non possiamo essere trattati, dal punto di vista giuridico ed economico, al pari degli altri colleghi (civili) di cui comunque ho il massimo rispetto, il problema è che noi facciamo un lavoro, potremmo definirlo ad ordinamento misto, nel senso che si è vero che siamo impiegati del Comune di Reggio Calabria ma è pur vero che dipendiamo funzionalmente e in alcuni casi gerarchicamente da altri soggetti (Procuratore della Repubblica, Prefetto, Questore, ecc.) e che quindi il nostro operato va disgiunto da quello degli altri impiegati. Voglio essere più chiaro, noi agenti lavoriamo su strada, rischiamo per eventuali aggressioni, dobbiamo produrre documentazione che quasi sempre dev'essere sottoposta alla visione di un Pubblico Ministero o di un Giudice, o dal Prefetto ecc. il che vuol dire maggiori responsabilità dato che gli interessi in gioco, spesso, sono importanti e delicati, come limitazioni della libertà personale, sanzioni pecuniarie, sequestri di cose di proprietà altrui, magari anche cose importanti,  ebbene, la prima cosa che mi viene in mente è, che non abbiamo una preparazione adeguata (in generale) per far fronte alle moltissime problematiche che i cittadini invece si aspettano che noi risolviamo, doveroso direi io, non abbiamo mezzi per poter operare in modo adeguato, pochi veicoli, un solo etilometro, e niente di più. Dal punto di vista economico siamo tremendamente mortificati, perché con tutte queste responsabilità, sacrifici e rischi noi agenti, prendiamo quanto un impiegato civile, a conti fatti percepiamo neanche 100 euro in più al mese e noi lavoriamo tutti i festivi, le notti, senza alcuna indennità ulteriore (mentre le altre forze di polizia percepiscono grosse indennità nei festivi, cosa normale). Avevamo ottenuto e contrattualizzato nel decentrato alcune indennità (quella per attività disagiata e per i festivi) ebbene ce le hanno tolte con alcune scuse così banali che se ci penso mi girano le palle. Di fronte a questa distruzione del corpo di polizia di Reggio Calabria, ecco all'improvviso che tutta la giunta con il sig. Sindaco in testa e il Dott. Emilio, lavorano con estrema solerzia per risolvere i problemi nostri, si come no, per i problemi del Dott. Priolo, risolto il contratto che non poteva esistere, lo hanno messo come funzionario sotto il vicecomandante ma con poteri da comandante, forse anche oltre, bhe, non c'è che dire, soluzione di estrema correttezza giuridica, quando vuole allora il Comune li sa risolvere i problemi e anche velocemente (anche se in modo illegittimo). Sig. Sindaco, vuole avere la correttezza di dire quale destino ha la polizia municipale di Reggio Calabria? Cosa ci aspetta? Come intende riqualificare questo corpo e dare ad essa la dignità che le spetta? Si vuole realmente impegnare per risolvere i problemi economici di noi agenti? Potrebbe venire almeno una volta presso il comando e presentarsi quale assessore ad interim della polizia municipale? Se si continuerà con questo stato di cose allora sarà guerra senza sosta.

Pubblico per intero la lettera aperta:

"Siamo un gruppo di agenti della Polizia Municipale del Comune di Reggio Calabria che ha deciso di far sentire la propria voce di fronte ad atti di totale scelleratezza da parte dell’Amministrazione reggina. 
E’ forse da parte di chi ci governa, solo una mancata conoscenza del ruolo fondamentale della Polizia Municipale, che dovrebbe essere l’istituzione garante della tutela e del rispetto della legalità? 
Il Comune non ha mai operato scelte di fondo e investito nella Polizia Municipale; non ha mai speso qualcosa in più per aumentarne il prestigio al fine di offrire servizi migliori per la comunità,  gratificare e motivare il personale.
Questo Corpo di Polizia non ha avuto la formazione professionale degli operatori in modo reale e confacente alle esigenze; non ha la necessaria dotazione di mezzi (basti pensare che oggi in una città di circa 200.000 abitanti siamo in possesso di una decina di veicoli non tutti perfettamente funzionanti e nessun motociclo idoneo, e per questo spesso appiedati).
Il vestiario non viene fornito da anni; mancano i fotocopiatori, i computers e le stampanti, la carta e la cancelleria, manca praticamente tutto!
Nota più dolente per noi agenti è sicuramente quella relativa al trattamento economico.
Abbiamo subito in questi ultimi anni grandi mortificazioni poiché, in modo programmatico, l’amministrazione ci ha arbitrariamente tolto alcuni istituti del contratto decentrato riducendo al minimo storico lo stipendio:
-    È stata eliminata l’indennità per servizio esterno e per i festivi infrasettimanali; 
-    Non si percepisce da anni la produttività - (i dirigenti la prendono ogni anno… e sono belle somme!);
-    Non si fanno progetti che permettano di conseguire obiettivi particolari a vantaggio della comunità e contestualmente poter guadagnare qualcosa in più;
-    Lo straordinario è argomento tabù – (tranne qualche fortunatissimo “eletto”);
-    Il costante e continuo ritardo nel pagamento dell’indennità di turnazione (soltanto a luglio 2012 sono state pagate le indennità dei mesi di giugno/luglio 2011 quindi con un arretrato accumulato di oltre un anno).
Non è certamente bello lavorare per le strade di Reggio Città Metropolitana con le divise vecchie, usurate, scolorite, ricucite mille volte e contemporaneamente ad anelare un filo d’aria all’interno degli uffici, privi di climatizzazione e di impianti d’areazione.
Riteniamo che attualmente il Corpo PM vive il periodo più buio degli ultimi 15 anni, sia per la cattiva gestione fatta all’insegna del risparmio assoluto, sia per le indagini in corso da parte della Corte dei Conti riguardanti il deficit dell’Amministrazione, nonché per le indagini relative alle infiltrazioni mafiose tra i nostri governanti che di certo non ci fanno onore.  
Nonostante tutto ciò, abbiamo continuato a lavorare in silenzio e senza batter ciglio, tanto che siamo stati capaci di non palesare la difficile situazione di disagio con cui siamo costretti a confrontarci giornalmente, garantendo una efficienza che costa enormi sforzi e stress.
Ma a tutto c’è un limite! Ciò che ha aumentato lo sdegno e ci ha spinto a scendere in campo per protestare apertamente, è stata l’approvazione della delibera di modifica al Regolamento del Corpo (nata con una velocità impressionante!), che prevede l’inserimento di un nuovo profilo professionale, creato dal nulla: “funzionario area di vigilanza”.
Una figura di funzionario, collocato gerarchicamente al di sotto del Vice Comandante, alla quale vengono attribuiti però superpoteri (vedi nuovo art. 13 del regolamento del corpo).
Viene abrogato l’art 14 per far posto all’art. 14bis: la nomina del Responsabile dei Servizi e degli Uffici del Corpo, che così tanto anelata negli anni, spunta per magia in pochi giorni!
Sembra chiaro che tutto ciò venga fatto ad-personam, affinché l’Amministrazione abbia qualcuno da “gestire senza problemi” come meglio crede, o, come direbbe qualcuno, “persona di fiducia”!
Il tutto potrebbe anche passare, se non fosse che la Polizia Municipale non è un settore del Comune, ma è prima di tutto un organo di Polizia disciplinato da norme Ministeriali.
Un Corpo che lavora con Procura, Prefettura, altri organi di Polizia e tutti gli Uffici Pubblici e Privati, cercando di garantire la legalità e l’osservanza delle regole.
Fino ad oggi abbiamo eseguito le disposizioni impartite dal nostro Comandante(???), Dirigente esterno nominato dalle Amministrazioni che si sono succedute dal 2003 ad oggi, senza dubitare. Ma dopo gli ultimi eventi, sono venute alla luce altre problematiche: poteva un Dirigente amministrativo esterno, a tempo determinato svolgere funzioni di Ufficiale di PG ed agente di PS???
Si dovrebbero riguardare le varie sentenze di cui gli stessi amministratori pare siano a conoscenza (vedi decreto n. 750 staff del 23.05.2011, conferimento incarico per 30 gg), dove è specificato che non è possibile conferire un incarico di Comandante ad un Dirigente che non faccia parte della Polizia Municipale.
Ancora potremmo aggiungere che quanto recitato nella delibera: “….si rende necessario provvedere ad assegnare il nominato funzionario alla dotazione organica del Settore Polizia Municipale, in quanto funzionalmente coerente con le competenze tecniche e l’esperienza professionale sino ad oggi maturate ….”, non ci risulta corrisponda al vero.
Ci risulta invece che  “le competenze tecniche e l’esperienza professionale”, non abbiano portato vantaggi né al Corpo, né all’Amministrazione che forse non ricorda che tra il deficit accumulato, vi sono circa 10.000.000,00 di €, andati in fumo a causa del fallimento dei famosi “Photored e ZTL”!
Come può il Signor Sindaco nonché Assessore alla Polizia Municipale, (anche se non abbiamo avuto il piacere di averlo fisicamente al Comando almeno una sola volta),  preoccuparsi di modificare il Regolamento del Corpo, creando addirittura una nuova figura ad hoc che non esiste nella legge quadro, nella legge regionale e nei contratti nazionali invece di preoccuparsi di gestire al meglio questo corpo? 
Nella delibera viene detto che c’è bisogno all’interno di un altro funzionario, (il funzionario già esiste ed è il Vicecomandante, che ha tutte le competenze tecniche e giuridiche, nonché l’esperienza ultraventennale, per svolgere le funzioni del fatidico nuovo funzionario area di vigilanza!), noi pensiamo invece che ci sia bisogno di altri agenti, che ci sia bisogno di motivare tutto il personale, di gratificarlo, di elevarlo a vero Corpo di Polizia e di restituire ad esso dignità e soprattutto legalità, che invece verrebbe a mancare se si operasse per il solo interesse di uno, violando anche i più basilari principi che sorreggono uno Stato di diritto come il nostro."

Giuseppe Falcone
Agente ribelle

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